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Presepi dal mondo, 5mila visitatori in una settimana

Mercoledì, 14 Dicembre 2016

(Rimini) Subito grandi numeri per la mostra dei “Presepi dal Mondo”, organizzata dalla Caritas diocesana di Rimini, in collaborazione con le comunità di immigranti residenti nel territorio (una trentina quelle che hanno aderito alla proposta) e giunta alla 14ª edizione. Nella prima settimana sono state quasi cinquemila le persone hanno visitato gli oltre 300 presenti nella Sala dell’Arengo del Palazzo del Podestà (in piazza Cavour), una decina le classi di scuole elementari e medie che hanno svolto la visita guidata. E in tanti hanno già prenotato per le prossime settimane. Diversi media locali e nazionali hanno realizzato servizi sulla mostra. Il percorso inizia passando attraverso la Porta dei Migranti che riproduce la Porta di Lampedusa costruita per simboleggiare l’apertura verso tutti coloro che cercano pace, dignità, speranza. Il tema di quest’anno – “Laudato Si’; ascoltare il grido dei poveri, ascoltare il grido della terra” – è evidenziato dalla rappresentazione del paesaggio di ogni paese e dalla scelta dei materiali: presepi fatti con legno d’ulivo, lana, bottiglie di plastica, sughero, sassi del Marecchia, canne di bambù, materiale da riciclo e tutto ciò che si trova nel bosco.
Ogni comunità attraverso il proprio presepe vuole far conoscere ai visitatori il proprio paese d’origine, la cultura, l’economia, la vita sociale e religiosa. Presepi che raccontano dei laboratori nei quali viene data un’opportunità di lavoro e di vita ai ragazzi di strada in Zambia o alle ragazze di una missione in Etiopia, in Romania, in Cambogia. Presepi, come quello della Colombia, senza pecore, perché i contadini non vendono più lana a causa della scelta delle multinazionali di utilizzare altri materiali. Presepi che raccontano le storie del Perù, dell’Ucraina, delle Filippine, della Colombia, del Camerun, della Cina e dell’Ecuador, della Romania e del popolo Sinti, del Venezuela e dell’Albania. La Protezione civile di Rimini ha realizzato il proprio presepe ambientandola nel paese marchigiano di Caldarola dove ha prestato servizio per l’ultimo terremoto. Molto significativi i box tematici sul Creato, su San Giuseppe custode della Santa Famiglia migrante in Egitto, sulla Chiesa martire dell’Albania, sul popolo nomade e sui migranti nel quale si possono vede le immagini degli immigrati del nostro tempo e quelle dei migranti italiani che andavano – ai primi del ‘900 – in America e in sud America in cerca di una speranza per loro e per le loro famiglie (Sir).


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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