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Cultura e start up, Rimini nella classifica del Sole 24 ore

Lunedì, 12 Dicembre 2016

(Rimini) Qualità della vita, Rimini è 33esima tra le province italiane nella classifica del Sole 24 ore, in edicola questa mattina. IL Sole 24 Ore nella top ten della mette solo Bologna (all’ottavo posto) tra le città dell’Emilia Romagna, seguono Ravenna (12), Modena (15), Parma (22), Forlì Cesena (25), Reggio Emilia (27), Rimini (33, scende di 10 posizioni rispetto al 2015), Piacenza (48) e Ferrara (58).
Rimini è sesta per cultura, tempo libero e partecipazione, nona per numero di imprese ogni 1000 abitanti, decima per numero di start up.
“Un gioco di fine anno, bello, interessante ma sempre tale”, commenta il presidente della provincia di Rimini, Andrea Gnassi. “Inutile caricargli significati particolari, sia nel bene che nel male. Tutt’al più è curioso intravedere in tale esercizio qualche tendenza generale”.
Nella ricerca, “ad esempio, tre dei sei macroindicatori sono migliori rispetto all’anno precedente. Tra questi la tradizionale vexata questio della sicurezza che vede da sempre la provincia di Rimini all’ultimo o penultimo posto mentre ora, secondo la ricerca odierna, saremmo in positiva ripresa di almeno una decina di posizioni. Resta, al di là del risultato, comunque fermo l’elemento della ‘correzione turistica’ che dopa statisticamente il dato sui reati riferiti all’intera area dei 25 Comuni, non distinguendo tra ‘residenti ufficiali’ e ‘abitanti equivalenti”.
Gli indicatori “mettono in evidenza le dinamiche classiche dell’economia locale: molto attiva (nono posto per imprese registrate), con una incoraggiante prospettiva sulle start up innovative (decimi) ma allo stesso tempo penultimi per protesti pro capite, tra i primi per patrimonio immobiliare personale medio, così come tra i più cari in Italia per affitto mensile”.
La provincia di Rimini “conferma una posizione soddisfacente per la presa in carico dei bambini nei nidi (22esima posizione) e rimane nella parte medio-alta della graduatoria per capacità di contenere l’emigrazione ospedaliera mentre precipita di 29 posti da un anno altro per differenza tra mese più caldo e mese più freddo: paghiamo per i numeri l’escursione termica. Basse, secondo i ricercatori, le spese sociali dei Comuni, a differenza dell’alto saldo migratorio interno alla provincia”.
Si chiude “in bellezza” con il tempo libero “che vede i 25 Comuni della provincia riminese primeggiare per spesa in spettacoli e numero di librerie e ristoranti e retrocedere per quantità di sale cinematografiche”.


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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