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Airiminum punta al nord Europa

Venerdì, 25 Novembre 2016

(Rimini) Airiminum 2014 ha recentemente avviato una serie di incontri con i principali attori del territorio, “nella convinzione che per attrarre l'interesse dei maggiori operatori del turismo internazionale sia fondamentale instaurare un processo di cooperazione sistemica tra tutti i soggetti coinvolti nella definizione delle strategie turistiche della Romagna”, spiegano da Miramare.
"Gli incontri – afferma Leonardo Corbucci, amministratore delegato di Airiminum 2014 – sono stati delle proficue occasioni di confronto che hanno rafforzato in noi la convinzione di aver intrapreso la strada corretta. Abbiamo riscontrato con soddisfazione la consapevolezza, nei vari interlocutori, che gli ambiziosi risultati da noi perseguiti possano essere la molla per rendere finalmente operativo in maniera integrata il 'Sistema Romagna’".
Per quanto riguarda le possibilità di stabilire nuove connessioni internazionali, il mercato primario che AIRiminum 2014 intende intercettare è il Nord Europa, per poi allargarsi verso altri mercati che nei prossimi anni si affacceranno in maniera sempre più decisa nello scenario europeo. Con riferimento al Nord Europa, la società ritiene che “la definizione di una partnership strategica pluriennale e sostenibile con una delle principali compagnie low cost europee sia lo strumento ideale per garantire una crescita repentina del flusso incoming, come ha dimostrato negli ultimi anni l'esperienza del vicino Aeroporto di Bologna (cresciuto ad oggi a circa 7,5 milioni di passeggeri)”.


La soluzione elaborata per la Romagna, “che rappresenterebbe un'innovazione nel panorama italiano – prosegue Corbucci – è quella di creare uno strumento privato, da affiancare ai vari enti pubblici preposti al turismo, che sappia integrare le diverse energie del territorio e valorizzarne le potenzialità nel mondo: il caso di successo di Girona in Spagna può essere un importante benchmark da adattare ai caratteri specifici della Romagna e dell'Italia. La possibilità di collocare definitivamente l'aeroporto nella dimensione idonea a servire il primo distretto turistico italiano (che conta circa 40 milioni di presenze annue) sembra finalmente praticabile grazie ad una corretta azione sistemica, e rappresenta un'importante occasione per tutto il territorio”.
I dati del 2016, “sebbene compromessi da un periodo iniziale di incertezza che ha limitato le capacità di sviluppo dell’aeroporto" (il Consiglio di Stato ha legittimato definitivamente la nuova gestione solo il 21 marzo), sono “incoraggianti” sia dal punto di vista economico (con un Ebitda 2016 stimato a circa 1,3 milioni di euro, in aumento del 102% rispetto al 2015) sia dal punto di vista dei volumi di traffico, che si attestano a circa 230mila passeggeri. Tale dato, infatti, rappresenta circa il 56% del livello medio di passeggeri nel periodo 1997-2014 (pari a 408.649 passeggeri annui), caratterizzato dalla precedente gestione, e diventa ancora più rilevante se si considera il periodo 1997-2009 (ovvero il periodo precedente alla politica aggressiva di co-marketing pubblico), rispetto al quale i 230mila passeggeri del 2016 rappresentano circa il 77% del livello medio (pari a circa 300.296 passeggeri annui).


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