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Giubileo della misericordia, chiusura diocesana domenica in cattedrale

Venerdì, 11 Novembre 2016

(Rimini) Domenica prossima in tutte le diocesi del mondo si conclude l'anno giubilare straordinario della Misericordia, indetto da papa Francesco che lo chiuderà a Roma il 20 novembre.
La celebrazione conclusiva a Rimini è fissata in cattedrale alle 17,30 di domenica 13 novembre. In diversi casi non saranno celebrate le le messe festive pomeridiane contemporanee a quella in basilica, perché tutta la comunità è invitata ad unirsi al vescovo. Oltre alla cattedrale, in caso di un afflusso importante, si prevede anche l'utilizzo della sala Manzoni in collegamento audio-video. Le indicazioni liturgiche per la celebrazione conclusiva sono contenute nel testo ‘Celebrare la misericordia’, redatto dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
Alla celebrazione in duomo parteciperanno anche i rappresentanti delle quattordici porte sante aperte in diocesi che presenteranno in segno di comunione un piccolo dono simbolico della loro realtà. Si ricorda che le porte sante, fino a domenica sono: Beata Vergine delle Grazie (Montegridolfo), Madonna della Misericordia (Santa Chiara, Rimini), Madonna della Visitazione (Casale di San Vito), Madonna di Bonora (Montefiore Conca), Santa Maria delle Grazie (Covignano di Rimini), Santa Maria delle Grazie (Fiumicino di Savignano), Eremo di Saiano (Torriana), Santo Amato Ronconi (Saludecio), Mensa della Caritas diocesana, Mensa di Sant'Antonio (Padri Cappuccini di Santo Spirito), Casa del Perdono (ass. Papa Giovanni XXIII), Pronto soccorso sociale di Sant'Aquilina (ass. Papa Giovanni XXIII), Comunità di Montetauro.
La celebrazione di chiusura del Giubileo è costituita essenzialmente dalla celebrazione eucaristica della domenica. Il momento ufficiale della chiusura diocesana avverrà dopo l'orazione del dopo comunione e con il conseguente "Magnificat", cantato da tutto il Popolo. Ad esso segue la preghiera di benedizione.
"La celebrazione di domenica - spiega il vicario generale, don Maurizio Fabbri - è importante per due motivi. Innanzitutto è un momento di sincero ringraziamento per il cammino compiuto durante l'anno giubilare. Poi intende riaffermare che il cammino della missione e della misericordia non è un discorso concluso. Il Giubileo è stato ispirato ad uno stile pastorale che anche la Chiesa riminese è chiamata a fare sempre più suo: assumere il volto di una Chiesa madre di misericordia in tutti gli aspetti e i settori della sua vita”.
Tutte le comunità “parrocchiali, religiose, le associazioni e i movimenti ecclesiali – aggiunge don Fabbri – proseguano un cammino di revisione perché ogni gesto ed ogni scelta pastorale diventi un canale della misericordia di Dio, anche in previsione della prossima assemblea diocesana di pentecoste".


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