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Bilancio Hera, migliora utile netto

Mercoledì, 09 Novembre 2016

(Bologna) Il consiglio di amministrazione del Gruppo Hera ha approvato oggi all’unanimità i risultati economici consolidati al 30 settembre 2016, che evidenziano i principali valori positivi e in miglioramento fino all’utile netto, in linea con le previsioni del piano industriale.
Le gestioni finanziaria e fiscale, in particolare, hanno continuato a supportare la crescita dei risultati consentendo al contempo di aumentare gli investimenti e diminuire ulteriormente l’indebitamento, oltre a coprire integralmente il finanziamento delle attività di M&A e il pagamento dei dividendi annuali.
Ricavi a 3.104,8 milioni di euro. Nel terzo trimestre 2016, i ricavi sono stati pari a 3.104,8 milioni di euro, in calo rispetto ai 3.246,4 milioni al 30 settembre 2015. Tra i motivi di questa contrazione si segnalano, in particolare, i minori ricavi nei servizi regolati determinati dalla recente evoluzione normativa e i minori ricavi della vendita e trading di energia elettrica e gas. Un calo che però è stato in parte compensato dai maggiori volumi venduti di gas e dai ricavi dell’area ambiente, soprattutto nel terzo trimestre.
Margine operativo lordo (MOL) in crescita a 650,6 milioni di euro. Il margine operativo lordo consolidato al 30 settembre 2016 cresce da 640,2 a 650,6 milioni di euro (+1,6%), grazie in particolare al contributo dell’area energia elettrica. Un risultato particolarmente significativo se si tiene conto che i primi nove mesi del 2016 scontano minori ricavi nella distribuzione gas, energia elettrica e acqua per 25,6 milioni (rispettivamente di 14,9 sull’acqua, 8,5 sul gas e 2,2 su energia elettrica) a seguito della riduzione della remunerazione sul capitale investito regolato e dell’inflazione.
Reddito operativo e utile ante imposte in crescita. Il risultato operativo cresce a 329,2 milioni di euro (+3,8%) mentre l’utile prima delle imposte aumenta a 239,1 milioni di euro (+9,5% rispetto ai 218,4 milioni al 30 settembre 2015) grazie anche al miglioramento della gestione finanziaria. Al 30 settembre 2016 il risultato della gestione finanziaria, infatti, è pari a 90,2 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 98,8 milioni al 30 settembre 2015 (-8,7%), grazie al minor indebitamento medio e all’efficienza sui tassi, ottenuta grazie alla rinegoziazione di alcuni prestiti, oltre che all’ottimizzazione delle disponibilità liquide. L’emissione a inizio ottobre di un nuovo prestito obbligazionario ha consentito a Hera di ottenere un finanziamento a 10 anni di 400 milioni di euro a un costo inferiore all’1%.
Utile netto per gli Azionisti a 142,2 milioni di euro (+13,8%). In ragione di un tax rate del 36,5%, in sensibile miglioramento rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente (grazie ai benefici conseguenti all’applicazione della “patent box” e del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, oltre che alle agevolazioni in materia di maxi ammortamenti), l’utile netto cresce del 12,5% passando da 134,9 milioni di euro al 30 settembre 2015 ai 151,8 milioni al 30 settembre 2016. Nei primi nove mesi del 2016 l’utile di pertinenza degli Azionisti del Gruppo sale a 142,2 milioni di euro, in aumento dell’13,8% rispetto ai 125,0 milioni al 30 settembre 2015.
Oltre 250 milioni di euro di investimenti e posizione finanziaria netta in miglioramento. Gli investimenti del Gruppo nei primi nove mesi del 2016, con il beneficio di 10,5 milioni di contributi in conto capitale, ammontano a 251,5 milioni di euro, in crescita di circa 20 milioni rispetto all’analogo periodo del 2015 e linea con quanto previsto dal piano industriale. Di questi, 93,1 milioni sono relativi al ciclo idrico integrato e 64,1 milioni all’area gas. In generale, gli investimenti sono stati destinati principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture, oltre agli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas (per la sostituzione massiva dei contatori) e l’ambito depurativo e fognario.
La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2016 si attesta a 2.567,0 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 2.651,7 milioni al 31 dicembre 2015, grazie a una generazione di flussi di cassa positivi che, oltre a finanziare l’attività di M&A e a coprire integralmente il pagamento a giugno dei dividendi annuali (per complessivi 132 milioni), ha consentito di sostenere la riduzione del debito.


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