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Referendum, Comitato Sì di Riccione si oppone ad annullamento

Martedì, 18 Ottobre 2016

(Riccione) Ieri si è discussa la prima udienza per esaminare il ricorso, presentato dal Coordinamento Democrazia Costituzionale e alcuni senatori del Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana, che contestano la formulazione del quesito del referendum del 4 dicembre sulla riforma costituzionale.
I ricorrenti hanno chiesto, "oltre all'annullamento nel merito del decreto con cui la presidenza della Repubblica ha indetto il referendum, la trasmissione degli atti alla Corte costituzionale per verificare la legittimità della legge del 1970 sull'iter referendario e, in particolare, sull'articolo che è dedicato proprio alla formulazione del quesito. A sostenere in udienza la legittimità del quesito sono stati l'Avvocatura dello Stato, nonché il Comitato Basta un SI Riccione, unico comitato italiano ad essere intervenuto in opposizione al ricorso, spiegano dal Comitato per il sì di Riccione.
Il legale del Comitato, Lucio Berardi, "ha contestato tutte le critiche mosse dai ricorrenti, evidenziando come "il quesito sia perfettamente conforme al disposto dell'art. 16 della L. n. 352/1970 e ogni cittadino/elettore, presa visione del quesito referendario possa consultare il testo integrale della Legge. Cosa che può essere fatta – ovviamente – con largo anticipo rispetto al momento del voto (04/12/2016). Il contenuto del quesito è infatti non solo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (n. 88 del 15 aprile 2016), ma anche pienamente comprensibile "per relationem" in quanto continuamente "pubblicizzato" nei principali mezzi di comunicazione (stampa, radio, televisione, televideo, etc.), anche telematici (internet, social network, etc.)".
Per il coordinatore del Comitato Basta un SI Riccione – Generazione Si, Tommaso Pazzaglini "la lesione democratica e informativa asserita dai ricorrenti del NO è del tutto inesistente e resta confinata a mere formulazioni di stile, al limite del mero spot pubblicitario ed elettorale anti-governativo. Cerchiamo di sostenere il cambiamento e con il ricorso depositato crediamo di aver dato un contributo concreto per garantire il diritto dei cittadini ad esprimersi".
La decisione potrebbe arrivare tra domani e dopodomani, tra 24-48 ore.


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