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Lady Godiva, dipendenti senza stipendio

Martedì, 11 Ottobre 2016

(Rimini) L’avventura puritana del Lady Godiva continua a seminare strascichi. Come quello degli stipendi non versati ai dipendeti dalla gestione della Ld Enterteinment, la gestione che tra primavera ed estate ha tentato di dare una nuova vita al night convertendolo a ritmo di cabaret. Tentativo finito presto, visto che il Lady Godiva è già tornato alla sua vecchia vita con una nuova gestione.
“Nello specifico - spiegano Cgil e Cisl - i lavoratori non avevano percepito le retribuzioni per l'attività prestata. A metà luglio, circa una quindicina di lavoratori si sono rivolti alle organizzazioni sindacali Filcams Cgil e Fisascat Cisl chiedendo assistenza per il recupero di quanto loro spettante”. I sindacati si sono attivati chiedendo un incontro all'azienda, incontro tenuto a fine luglio.
“In tale occasione l'azienda, ammetteva di non avere provveduto al pagamento delle competenze dei lavoratori, e motivava tale situazione a seguito di un insieme di eventi che non avevano consentito la riuscita del progetto costruito nell'ottica del rilancio del locale. Orbene, non intendiamo con il presente comunicato entrare nel merito delle ragioni che hanno determinato tale situazione, che comunque non può essere giustificata e accettata anche alla luce di quanto accaduto successivamente”.
Dopo alcuni contatti telefonici in occasione di un altro incontro tenuto il 23 agosto, “l’azienda proponeva ai lavoratori, per tramite delle organizzazioni sindacali, di definire un accordo economico conciliativo per chiudere la vicenda; a tale proposito precisiamo che tale proposta economica non avrebbe saldato al 100% le competenze vantate dai lavoratori, ma nella migliore delle ipotesi circa il 50%”.
La maggior parte dei lavoratori interessati “aveva nonostante tutto aderito a tale proposta, con rinuncia a parte delle loro competenze, solamente per mettere un punto di chiusura su una vicenda che li ha fortemente colpiti e penalizzati”.
Pertanto, “iniziarono i contatti prima con il consulente e successivamente con l'avvocato che assistono l'azienda per definire i contenuti del verbale di conciliazione, definendo infine anche la data per effettuare la sottoscrizione dei verbali stessi, ovvero il giorno venerdì 7 ottobre”.
Mercoledì 5 ottobre però, “l'avvocato ci comunicava che l’azienda non aveva più intenzione di procedere alla sottoscrizione dei verbali e transare con i lavoratori, ribadiamo sulla base di una proposta conciliativa aziendale, adducendo motivazioni assolutamente fittizie e pretestuose quali ad esempio il mancato svolgimento dell'attività lavorativa (tesi assolutamente ritenuta falsa dai lavoratori, che tra l'altro hanno la possibilità di dimostrare il contrario con ampie testimonianze) e per questo accusando i lavoratori di avergli arrecato danno”.
Insomma, “non solo a questi lavoratori è stato procurato il danno di aver perso una opportunità di lavoro nel pieno della stagione estiva, non solo gli stessi non sono stati retribuiti, ma addirittura alla fine si è aggiunta la beffa amara di un passo indietro dell'azienda proprio alla vigila di un incontro utile a formalizzare gli accordi di conciliazione che avrebbero messo una pietra sopra sull'intera vicenda. Riteniamo l'atteggiamento dell'azienda grave e scorretto”.


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