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Foto d’autunno alla Far con Nino Migliori

Giovedì, 29 Settembre 2016

(Rimini) Si diceva un tempo che con la macchina da scrivere si potevano scrivere un romanzo importante ma anche la lista della spesa, salvo poi verificare che alcuni romanzi furono scritti proprio, consapevolmente, come se fossero la lista della spesa, sottraendo il climax che pareva sempre necessario, (pensiamo al Nouveau roman e a Michel Butor, da poco mancato e legato a doppia mandata a Rimini) ingarbugliando ulteriormente le carte “poetiche” della scrittura. Che con la macchina fotografica, o più esattamente, con ciò che noi oggi intendiamo tale, si possano produrre (e sia lecito farlo) le più svariate declinazioni dell’immagine, è cosa ancora più certa e nota.
Qualcuno scriveva: “(…) Potete chiamare questo tempo in cui viviamo in molti modi, era del caos, dell'ansia, della paura, ma una cosa è certa: nei quindici anni che ci separano dall'11 settembre del 2001 abbiamo visto cambiare profondamente le nostre vite e sbriciolarsi convinzioni e certezze. Sotto i nostri occhi sono mutati drammaticamente il mondo del lavoro, l'economia e la finanza, l'idea di relazioni internazionali, gli “ideali” europei, il modo in cui viviamo (…) e i concetti di arte, già più e più volte rimessi in discussione nel corso del secolo scorso.
Un ruolo fondamentale l'hanno giocato il terrorismo, le forme sempre nuove di jihadismo e le ondate di profughi e migranti che sono arrivate sulle nostre coste. (…)”.
Oppure, invece, si tratta di capire e narrare tutta un altra storia e il “pulviscolo di storie” (diceva Levi Strauss) si snodano con progetti o modalità strategiche globali un po’ diverse. Lontane dal mainstream interpretativo dell’ufficialità, verso direzioni che vale sempre più la pena mettere a fuoco e indagare.
La vocazione principale di quel che si può definire un contenitore espositivo pubblico, non potrà che fondarsi sul tentativo di esprimere una molteplicità e una multilateralità di visioni, assolvendo così il proprio ruolo di servizio, piuttosto che fiancheggiare solo le tendenze artistiche emergenti.
L’edizione 2016 di Rimini. Foto d’autunno, nel suo raggio d’azione polisensico, intende con approccio non teoretico ma certamente plurale, perseguire il proprio compito di servizio pubblico, mostrando un attraversamento trasversale di pratiche consapevoli della Fotografia. Venerdì 23 settembre alle ore 18, alla presenza di Nino Migliori (che compirà tra pochi giorni novant’anni), dei curatori e ideatori delle mostre, si aprirà la nuova edizione dell’evento annuale che il Comune di Rimini dedica alla Fotografia.
“Una cornice culturale – ha detto l’assessore alle Arti Massimo Pulini presentando questa mattina alla stampa le mostre in programma – che raccoglie una vocazione che Rimini ha sempre avuto verso la fotografia. Con le tante mostre della Galleria dell’Immagine ad esempio, ma anche, come in questo caso, di relazione e dialogo con momenti importanti come il SI Fest di Savignano.
Sarà anche il primo momento – ha proseguito l’assessore Pulini – per presentare la nuova organizzazione degli spazi del Palazzo del Podestà che ospita la Far, che vede spostata a piano terra la Sala Civica, migliorandone così sia l’accesso e la fruizione del pubblico che l’integrazione, specie audio visuale, con le mostre. Una nuova dislocazione che ci permette di recuperare ai momenti espositivi tutto il primo piano dove le mostre avranno la possibilità d’allargarsi, come nel caso con la mostra di Nino Migliori,all’intero secondo piano ma anche d’estendersi utilizzando il sottotetto – bellissimo e affascinante -di Palazzo del Podestà”.


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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