(Rimini) Il capogruppo consiliare di Patto civico Mario Erbetta prende posizione sull'esternalizzazione dei servizi educativi degli asili nido e delle scuole materne, approvate in consiglio comunale con le linee di mandato.
“La questione - afferma Erbetta – è stata strumentalizzata per mera demagogia, sia dall'estrema sinistra e dalla Cgil, che dalla minoranza di centro destra presente nel consiglio comunale. Per tale motivo, desidero fare un po' di chiarezza. Il progetto delle esternalizzazioni di alcuni servizi degli asili nido e delle scuole materne viene da lontano e coloro che ora si ergono a paladini del popolo hanno votato all'epoca del Ravaioli ter a favore di tale progetto, mentre noi di Patto civico non esistevamo ancora come partito politico”.
Ciò “non significa” che “siamo contrari, anzi, siamo favorevoli a patto che i criteri su cui affidare gli appalti siano quelli del progetto e della qualità didattica e non solo il massimo ribasso”.
Nelle linee di mandato, ricorda Erbetta, l'amministrazione ha individuato “come prevalente la gestione diretta, con una percentuale del 60%, solo il restante 40% sarà affidato al privato. Si tratta però di percentuali massime e si procederà a scaglioni per garantire la continuità didattica del personale educativo ed insegnante”.
Cosa “fondamentale”, i bambini “termineranno il ciclo scolastico col personale che li ha accolti. La procedura si completerà in tre anni. A fine percorso l'esternalizzazione riguarderà il 34 per cento delle sezioni di scuole materne (5 strutture) e il 12 di quelle dei nidi (1 struttura). Il Comune manterrà sempre il primato su tali servizi anche nei plesssi che si andranno a esternalizzare determinando le regole relative all'iscrizione degli utenti, le procedure di ammissione e l'eventuale dimissione degli utenti, l'applicazione riscossione delle rette e la manutenzione straordinaria degli immobili e delle strutture oltre il coordinamento pedagogico comunale”.
La “necessità” di tali esternalizzazioni “è dettata” dal fatto che “il personale addetto ha un'età media elevata e ciò porta a un notevole numero di persone con limitazioni al lavoro che obbliga il Comune a spostarli in lavori confacenti alla loro situazione fisica. Ci sono poi i vincoli di finanza pubblica imposti dal Governo che limitano il turnover del personale comunale che va in pensione, potendo assumere solo una persona su quattro. Tutto questo porta a una proiezione per il prossimo anno scolastico di oltre 25 unità in meno”.
La scelta quindi “è tra chiudere i servizi o esternalizzarli e noi Patto civico siamo per il mantenimento e l'implementazione dei servizi comunali all'infanzia; non possiamo che essere al fianco del sindaco e dell'assessore Morolli in questa operazione”.
Patto civico, infine, annuncia “massima attenzione” sul bando per l'assegnazione degli appalti “che dovrà essere aperto a tutte le imprese. Ben venga che lo stesso sia diviso in due lotti, l'importante è che il criterio guida sia di dare al fattore qualità del progetto didattico un punteggio sicuramente superiore limitando l'incidenza del fattore prezzo”.
Inoltre, “nel bando saranno necessarie delle clausole di salvaguardia che garantiscano ai precari comunali che hanno lavorato nei plessi da esternalizzare una stabilizzazione con un contratto a tempo indeterminato e che dovranno dare un punteggio aggiuntivo a chi deciderà di assumerli”.
Fatta in questo modo “la privatizzazione di parte dei servizi all'infanzia non è un tabù ma un'opportunità per le famiglie di mantenere lo standard didattico ai livelli odierni se non migliorandolo”.
Infine, da ex sindacalista, Erbetta invita l'assessore Morolli a convocare le confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil a un tavolo di lavoro per poter meglio illustrare un buon progetto sul quale attualmente si stanno facendo battaglie demagogiche senza saperne effettivamente i numeri e i contenuti”.
Asili ai privati, Erbetta: Cgil e sinistra strumentalizzano
Mercoledì, 28 Settembre 2016
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