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Servizi educativi, il piano del Comune per esternalizzare agita i sindacati

Mercoledì, 21 Settembre 2016

(Rimini) Sindacati critici verso il piano condiviso dal Comune di Rimini nel mese di luglio: in settembre le ultime assunzioni.
Dal Comune, spiega Elisabetta Morolli della Cgil, hanno puntato “il dito sull'età anagrafica, la percentuale del personale over 50 è più alta rispetto alle over 30/40 e almeno 10 tra insegnanti ed educatrici, dovranno essere ricollocate perché inidonee alla mansione per motivi fisici, restano 24/25 posti, destinati sicuramente ad aumentare per pensionamenti, da ricoprire. I posti resisi vacanti, più quelli che lo saranno nel triennio, non possono essere ricoperti da personale a tempo determinato , ma obbligatoriamente da personale a tempo indeterminato”.
Il Comune di Rimini nel mese di settembre “ha proceduto all'assunzione di 10 insegnanti di scuola dell'infanzia attingendo dalla graduatoria del concorso appena espletato, ma saranno le ultime assunzioni, perché la prospettiva è quella di attivare nel prossimo triennio un bando per l'esternalizzazione di scuole e nidi (5 scuole e un nido)”.
I sindacati, Uil e Cgil in particolare, hanno manifestato “un forte disappunto su tale scelta”. “La caramella del coordinamento pedagogico usato come unica garanzia di regia pubblica, l'abbiamo rifiutata, chiedendo dove fosse un progetto educativo vero di organizzazione / riorganizzazione dei servizi educativi”, spiega Morolli.
Un esempio. “I due nidi del Comune, da 6 anni affidati all'Asp Valloni (da aprile 2016 le due Asp, Valloni e Verucchio sono un' unica Asp) che sorte dovranno affrontare?”. Anche per questi due nidi, come ha recentemente riferito l’assessore ai servizi educativi Mattia Morolli, “il ‘gradimento’ e la qualità del servizio sono alti ma per le educatrici non c'è futuro, anche loro sono la spina sorsale dei servizi, sul coordinamento pedagogico non sono stati fatti investimenti ed è difficile pensare che si possa sempre dare senza ricevere, il percorso non può essere a senso unico”.
Secondo i sindacati il decreto legge sugli enti locali “ora è applicabile e dà un indirizzo decisamente diverso dalla proposta dell' amministrazione del Comune di Rimini”. In particolare un articolo, “fortemente voluto” dalla Cgil, “è chiaro nel suo impianto: reca disposizioni in materia di assunzioni (in deroga alla normativa vigente) a tempo indeterminato effettuate dai commi relativamente al personale educativo e scolastico delle scuole dell'infanzia e degli asilo nido, introduce due nuovi commi il 228 bis e il 228 ter alla legge 208/ 15, le rende possibili attraverso un piano triennale straordinario anche ricorrendo a specifiche procedure di stabilizzazione nel triennio scolastico 2016 -2018 e comunque sino al 31 dicembre 2019”.
Soprattutto, “non si comprende come un servizio che ottiene un gradimento del 9,4 su una scala di 10 debba cambiare rotta”.


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