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Campi nomadi, Lega Nord critica

Venerdì, 19 Agosto 2016

(Rimini) Sull’ipotetica realizzazione ed utilizzo di due microaree pubbliche per l’accoglienza di rom e sinti, la Lega Nord si dichiara critica rispetto alla soluzione prospettata dal Comune di Rimini.
«Non basta cambiare nome o definizione per risolvere un problema. I campi vanno chiusi e non spacchettati diluendo così l’emergenza in più zone. O queste persone si mostrano disposte ad integrarsi civilmente, nel rispetto delle nostre leggi, mandando i propri figli a scuola e andando a lavorare onestamente, o non c’è possibilità di accordo» - a dirlo, senza giri di parole, è il consigliere regionale della Lega Nord Massimiliano Pompignoli che annuncia il deposito di un’interrogazione e ricorda «in aula e in commissione votammo contro questa nuova legge (LR 11/2015) che, con spirito accomodante, non fa altro che aggirare l’ostacolo prevedendo addirittura lo stanziamento di fondi straordinari per la realizzazione e manutenzione di queste “nuove soluzioni abitative”. Ma ovviamente il Pd e l’Assessore regionale Gualmini non hanno voluto ascoltarci».
«E’ inutile circumnavigare il problema. I cittadini riminesi sono stati chiari - aggiunge il capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale Marzio Pecci - quelle sono zone destinate alla realizzazione di altri progetti che, di punto in bianco, non possono essere messi nel cassetto per fare spazio a roulotte o camper che, sappiamo bene, sfuggono al controllo dell’amministrazione comunale e attraggono altra gente. La Regione farebbe meglio a impiegare quei soldi (1 milione di euro il finanziamento complessivo per la realizzazione di questi interventi) per i nostri anziani, i giovani disoccupati o le tantissimi famiglie in difficoltà».


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