(Rimini) Un tunisino e un italiano di 30 e 36 anni sono stati arrestati dagli agenti della squadra mobile di Rimini per detenzione di cocaina, pronta per essere distribuita in riviera. Un terzo uomo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, nell’ambito della stessa operazione.
I poliziotti hanno notato alcuni movimenti sospetti nei pressi di un’abitazione di Rimini, tenuta sott’occhio a seguito di alcune segnalazioni in merito ad attività di spaccio. Da subito è stato chiaro che quella strada era frequentata da persone già note per precedenti di spaccio o come consumatori abituali. Da qui la decisione di intervenire alla prima occasione utile.
Sabato sera, vicino all’appartamento è arrivata un’auto condotta da un uomo con precedenti. Pochi minuti dopo lo straniero è uscito dall’appartamento e si è allontanato con l’italiano a bordo dell’auto verso la statale 16. I poliziotti li hanno seguiti. In periferia l’auto si è fermata vicini a un edificio. Lo straniero è sceso dall’auto ed è entrato nell’edificio. L’italiano ha rimesso in moto e ha raggiunto un parcheggio vicino. Dopo una decina di minuti lo straniero è uscito, ha raggiunto l’amico nel parcheggio e con l’auto si sono diretti verso la Flaminia. Gli agenti li hanno seguiti e si sono accorti che i due si sono abbassati, come per nascondere qualcosa sotto il sedile. A quel punto sono intervenuti fermando l’auto all’angolo con via Ovidio. Sull’auto è stato trovato oltre mezzo chilo di eroina purissima. Nell’appartamento del tunisino sono stati trovati cinque donne e due uomini tunisini, oltre ad alcuni bambini. Un uomo ha tentato la fuga dal tetto, ma i poliziotti lo hanno bloccato. Lo straniero in risposta ha iniziato a spintonare con violenza e a dare calci e pugni a un poliziotto, ha ritentato la fuga, fino a quando è stato raggiunto e bloccato definitivamente in sicurezza dopo una colluttazione con uno altro poliziotto.
Dentro l’abitazione del tunisino è stato trovato un bilancino elettronico con tracce di eroina sul piattino di pesata, nascosto sopra il mobile della cucina, unitamente a un rotolo di pellicola per alimenti utile al confezionamento della droga. Nel garage dell’italiano è sono stati trovati un altro bilancino elettronico e del nastro adesivo srotolato, identico a quello con il quale era confezionata la droga trovata nell’autovettura.