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Mater Salvatoris, prodigio degli occhi sarà ricordato domenica in cattedrale

Venerdì, 15 Luglio 2016

(Rimini) Sono trascorsi 220 anni dalla prodigiosa mossa degli occhi della Mater Salvatoris, dipinto oggi conservato nell’oratorio di San Giovannino a Rimini. Il fatto sarà ricordato domenica 17 luglio per iniziativa della Confraternita di San Girolamo con una messa celebrata alle ore 11 nella basilica cattedrale dal rettore don Giuseppe Tognacci, sarà presente la Cappella musicale malatestiana.
La Confraternita celebrerà così solennemente il 220esimo anniversario dell’evento che cade nel 2016 ed ha avuto già una serie di manifestazioni preparatorie con incontri e concerti. Proseguirà in ottobre con una conferenza dello scrittore Vittorio Messori dal tema ‘Ipotesi su Maria’.
La Mater Salvatoris è una Madonna in aspettazione del parto eseguita dal pittore riminese Giovan Battista Costa nel 1730, la quale nel 1796 ha compiuto il prodigio del movimento degli occhi; tale evento miracoloso è uno dei fatti che ha segnato la fede del popolo riminese, avvenuto in un periodo storico difficile per la Chiesa oppressa dalla dominazione giacobina, ed ha sorretto una forte resistenza culturale e religiosa all’invasione napoleonica, che va sotto il nome di “insorgenza”, misconosciuta ancora oggi dalla storiografia ufficiale.
Questo fenomeno fa parte di una impressionante ondata di prodigi segnalati nell’Italia invasa dalle truppe di Napoleone Bonaparte. Nel 1796 più di duecento immagini, in gran parte mariane, si “animarono”: alcune mossero gli occhi, altre mutarono addirittura colore, altre ancora modificarono la loro espressione.
Il pittore Giuseppe Soleri Brancaleoni dipinse una copia di questo piccolo quadro su richiesta di sua sorella Chiara, monaca di clausura del convento riminese degli Angeli (ora chiesa di Santa Chiara), che per la regola di vita claustrale non aveva potuto recarsi sul posto a venerare l’immagine. Anche questa copia venerata come Mater Misericordiae, fece il prodigio del movimento degli occhi e della lacrimazione nel 1850, ed ora è venerata nel Santuario di Santa Chiara.


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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