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Le domande che ci lascia la pandemia. Ciclo del Portico del Vasaio

Mercoledì, 17 Giugno 2020

Scriveva il 24 marzo scorso sul Corriere della Sera Paolo Giordano: “È un mese che l’impensabile ha fatto irruzione nelle nostre vite. (…) Ma a un certo punto finirà (…) Mentre noi, distratti, avremo solo voglia di scrollarci di dosso tutto. Il grande buio che cala. L’inizio dell’oblio. A meno che non osiamo riflettere ora…”.

Un contributo alla riflessione su ciò che la pandemia ha provocato nella vita delle persone è venuto dall’e-book di Juliàn Carròn Il risveglio dell’umano, che ha preso le mosse da una constatazione: “La situazione che stiamo vivendo ci ha resi consapevoli che in questi anni abbiamo, per certi versi, vissuto come in una bolla, che ci faceva sentire sufficientemente al riparo dai colpi della vita”.

La bolla in cui tutti rischiavamo di essere immersi e il contraccolpo della realtà che provoca una reazione, che obbliga a fare i conti con la realtà. È il filo conduttore del primo incontro del ciclo Come un pic nic sul tetto. La sorpresa dell’umano, che il centro culturale Portico del Vasaio proporrà venerdì 19 giugno alle ore 19 nei propri canali Facebook e YouTube.

Nei giorni del lockdown c’è stata grande abbondanza di iniziative online, che spesso, più che alimentare una riflessione sulle domande suscitate dalla pandemia, sono apparse quasi come una corsa sfrenata a riempire il vuoto che la forzata clausura aveva evidenziato. Scoppiata la bolla, scoperte le nostre fragilità, è come se si fosse tentato di correre ai ripari per proteggersi dall’impatto duro della vita.

L’iniziativa del Portico del Vasaio giunge ora nel momento di passaggio dalla cosiddetta Fase 2 alla Fase 3 e ha il merito di richiamare l’attenzione su quelle domande che forse due mesi fa non erano così mature. Non tanto se questa circostanza ci ha cambiato: lo vedremo alla prova dei fatti, l’impressione è che ora la corsa sia verso il recupero della normalità perduta, una sorta di dove eravamo e come eravamo, per dirla con un tormentone alla riminese. Il ciclo del Portico del Vasaio punta piuttosto l’attenzione su quelle domande che la pandemia ha suscitato in noi che è bene lasciare aperte, lasciare che ci accompagnino nei prossimi mesi. A partire da quelle elementare, ma essenziale: cosa è successo? Cosa ci è successo?

Lo strano titolo, Come un pic nic sul tetto. La sorpresa dell’umano, porta in questa direzione. Un picnic sul tetto nasce da una suggestione di Chesterton ne Le avventure di un uomo vivo: Entrambi ebbero l’impressione celestiale di un’esplosione vertiginosa quando quella botola, aprendosi, fece esplodere il soffitto, proprio come se fosse essa stessa esplosa nel cielo, permettendo a loro di arrampicarsi fino al tetto dell’universo. Erano entrambi uomini che da molto tempo se ne stavano inconsciamente imprigionati nella trappola dei luoghi comuni, sebbene uno la prendesse con ironia e l’altro sul serio. Ma erano, comunque, uomini in cui la passione non si era spenta. «Ehilà, compagni! Venite qui e portate un po’ della mia roba da mangiare e da bere. Questo è il posto giusto per un picnic.» 

La sorpresa dell’umano è quanto accade laddove la consuetudine, la comfort zone, la bolla, i luoghi comuni si spezzano. E’ la scoperta, attraverso musica, letteratura, poesia e dialoghi con persone ‘vive’ che la realtà può sorprendere anche quando ha il volto duro e devastante, sicuramente inconsueto, di un terribile virus.

La prima diretta è per venerdì 19 giugno alle ore 19 sul tema “La realtà e la bolla”. Oltre alle suggestioni letterarie di Luigi Pirandello (la novella Il treno ha fischiato), G.K. Chesterton (proposto dall’attore Giampiero Bartolini) e David Foster Wallace, ci saranno i dialoghi con alcune persone. Con il giornalista Mattia Ferraresi, già al Foglio e caporedattore del nuovo quotidiano Il Domani, autore di un provocante saggio sulla solitudine nel mondo contemporaneo, con Giorgio Matassoni, uno dei protagonisti dell’esperienza riminese di Team Bòta (un movimento di solidarietà durante il lockdown che ha strappato dalla comodità del divano), e con Paolo Valentini, direttore didattico delle scuole Karis.

Dopo due settimane, venerdì 3 luglio, stessa ora, un nuovo appuntamento con il pic nic sul tetto. Gli ospiti saranno lo scrittore Daniele Mencarelli, vincitore del Premio Strega Giovani, e la giornalista Marina Corradi.

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