giornalaio, 28 febbraio 2015

Sabato, 28 Febbraio 2015

giornalaioAiriminum perde il primo volo da Mosca | Am, salta la fusione | Dissapori a Borgo Marina

 

I russi hanno scelto Ancona. La compagnia Vim airlines, quella che avrebbe dovuto effettuare il 7 marzo il primo volo da Mosca per Rimini, ha deciso: resta con lo scalo marchigiano. E questo potrebbero fare anche altri. Il problema, spiega un tour operator, è nel fatto che Airiminum ha negato ogni possibilità di concedere contributi per i passeggeri alle compagnie. Ancona offre 21 euro a passeggero, il Fellini durante la gestione del curatore Santini ne offriva 7 (ilCarlino).

Airiminum conferma, ma non commenta la notizia. Sono in corso trattative con altri vettori russi, ma per ora sembra si possa contare solo sulle compagnie europee che nell'estate 2014 hanno operato su Rimini, da Air Berlin alla finlandese Finnair, dalla lussemburghese Luxair alla belga Thomas Cook, che starebbero già pianificando i collegamenti anche per la prossima stagione (ilCarlino).

I riminesi di Airiminum. Lunedì i soci riminesi già entrati nella cordata di Airiminum, attraverso la società Rimini partecipazioni (capitale di 950mila euro, non ancora interamente versato ma già disponibile), definiranno dal notaio l'assetto ed eleggeranno il loro nuovo amministratore. Non sarà più Massimo Gottifredi, ma Enrico Pinetti (ilCarlino).

 

Slitta la fusione di Am in Agenzia Romagna. La decisione di annullare l'assemblea che avrebbe dovuto decidere l’ha presa Gianluca Brasini, l’assessore alle partecipate del Comune di Rimini, presidente delegato dell’assemblea dei Comuni di Am. A pesare sono i dubbi espressi dai consigli comunali di Bellaria, Riccione e Coriano, ma anche alcuni emendamenti presentati da amministrazioni di sinistra, sul progetto di fusione. Dubbi legati soprattutto ai costi del trc che i comuni dovrebbero accollarsi (ilCarlino).

 

Approvato con 18 voti a favore nella notte di giovedì il bilancio 2015 del Comune di Rimini. “Siamo seminatori di cantieri”, commenta il sindaco Gnassi. “Dal sogno passiamo al segno”, aggiunge. In progamma, le rotonde sulla Statale, la pedonalizzazione del ponte di Tiberio, la vasca di laminazione sotto piazzale Kennedy, la circonvallazione di Santa Giustina (Corriere, ilCarlino). “Facile farsi bello con un intervento che verrà realizzato come compensazione della terza corsia dell’A14”, commenta Gennaro Mauro di Ncd riferendosi alle rotonde sulla statale (ilCarlino).

 

Non è una questione di razzismo. Auto, motorini, biciclette, al venerdì invadono corso Giovanni XXIII, parcheggiati alla rinfusa, magari davanti ai passi carrai e sui marciapiedi, lamentano i residenti di Borgo Marina. “Per entrare o uscire da portone o garage, sono costretta a chiedere il permesso”, racconta una signora che abita sopra la moschea, che da anni i residenti chiedono sia spostata (ilCarlino).

Molti, ma non tutti, a Borgo Marina hanno sostenuto la proposta di Gioenzo Renzi di abbassare l’imu e la tasi del 50 per cento nel loro quartiere. In consiglio comunale, l’emendamento è stato votato solo da Renzi, Mauro e Giudici, racconta il Corriere che pubblica, assieme alla Voce, anche una nota dell’associazione Borgo Marina, che chiede di non essere coinvolta da Renzi nelle sue battaglie politiche.

“Ci vorrebbe un Dani Alves anche per Rimini” è il commento alla vicenda del vicesindaco Gloria Lisi (che già qualche giorno fa aveva tacciato come “razzista” l’emendamento di Renzi). Alves è il calciatore del Barcellona che ha risposto a una provocazione razzista durante una partita raccogliendo la banana che gli era stata lanciata addosso e mangiandola (Corriere, LaVoce).

Non abbiamo i soldi per una nuova moschea. Troppo costoso, per Alessandro Cavuoti, portavoce della comunità islamica di Borgo Marina, traslocare altrove. E’ stato individuato un capannone nella zona nord della città, a cui si dovrebbe cambiare la destinazione d’uso, ma la proposta è impraticabile per una questione economica (ilCarlino).

 

Sanità, i sindaci della Romagna hanno approvato ieri all’unanimità la nomina di Marcello Tonini alla direzione generale della Asl unica proposta da Bonaccini (ilCarlino, Corriere).

 

Hera: per Rimini 60 milioni in opere fino al 2018 (da investire perlopiù nel piano di salvaguardia della balneazione). Nel 2013, inoltre, a Rimini l'azienda ha creato un indotto di 90 milioni di euro, tra stipendi ai lavoratori, fatture pagate alle imprese locali per i lavori svolti e i soldi versati alle pubbliche amministrazioni (ilCarlino, Corriere, LaVoce).

 

Mistero sulle cause e sull’eventuale movente dell’incendio che ieri mattina ha investito una palazzina di Rivabella, dove abitavano sette senegalesi. Tre sono stati costretti a buttarsi dalla finestra per salvarsi dalle fiamme. Sono ricoverati all’Infermi (ilCarlino, Corriere).

 

Delfinario. L'inchiesta si chiude con un decreto di citazione diretta a giudizio per l'ex direttore (nonché ex amministratore delegato) della società di gestione della struttura e per la veterinaria responsabile della custodia e della somministrazione dei farmaci. Il reato contestato ai due è quello di maltrattamenti di animali e il processo è stato fissato al 7 maggio (ilCarlino, Corriere, LaVoce).

 

Cacciato dal Pd. L’ex presidente della Provincia Stefano Vitali è stato "fatto fuori" da ogni organo di partito per non aver versato la quota del 2014. “E’ proprio vero che se non hai una poltrona non sei nessuno”, commenta Vitali che, per la cronaca, è sicuro di averla pagata quella quota (ilCarlino, Corriere).

 

I geometri riminesi cambiano presidente. Massimo Giorgetti sostituisce Adriano Leardini (Corriere). Nel collegio anche Michela Botteghi (segretario), Adriano Leardini (tesoriere), Stefano Barilari, Giuseppe Capobianco, Gastone Castellani, Stefano Domeniconi, Roberto Ricci, Claudia Vescovi. Per la Fondazione provinciale del collegio dei geometri: Stefano Domeniconi (presidente), Giorgio Barvas (segretario), Adriano Leardini (tesoriere), Silvio Canducci, Gastone Castellani, Stefano Longhi, Roberto Ricci (Corriere).

 

Riccione. Cambio della guardia a destra. Luciano Achilli si è dimesso dal consiglio comunale della Perla, per questioni di salute, ha spiegato. Il ‘leone’ (detto così per via dei suoi capelli) comunque manterrà la delega alla famiglia (LaVoce). Prima dei non eletti nella lista FdI-An, Maria Grazia Gravina.