03_05_2012 | AEROPORTO FELLINI, IL GIORNO DOPO. VITALI E GNASSI: “LAVORIAMO SU BOLOGNA, SAN MARINO E PRIVATI”

Giovedì, 03 Maggio 2012

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AEROPORTO FELLINI, IL GIORNO DOPO. VITALI E GNASSI: “LAVORIAMO SU BOLOGNA, SAN MARINO E PRIVATI”


Aeroporti, la holding che non c’è più. Un piano in tre mosse per far crescere il Fellini con la “certezza di non essere soli”. La ricetta del sindaco e del presidente della Provincia di Rimini all’indomani dalla rinuncia di Sab al salvataggio degli aeroporti di Rimini e Forlì (in liquidazione) ha come ingredienti: primo, la continua ricerca di un rapporto privilegiato con Bologna, pur guardandosi attorno non solo lungo la via Emilia ma anche lungo l’adriatico; secondo, attraverso un maggior coinvolgimento della Repubblica di San Marino; terzo, non escludendo l’apertura a investitori privati anzi (a questo punto) auspicandosela.


“Ci troviamo di fronte – spiega Andrea Gnassi, sindaco di Rimini – all’apertura di scenari nuovi con la consapevolezza che il Fellini è uno scalo strategico, vitale, fondamentale in un’ottica di sviluppo turistico balneare e soprattutto congressuale, fondamentale per la riviera e per l’entroterra, per i nuovi mercati consolidati e di prospettiva. Noi oggi abbiamo l’obbligo imposto dai mercati nazionali e internazionali di verificare strategie e percorsi su tutto l’Adriatico (sono 11 gli aeroporti interessati, solo Venezia e Bari fanno risultati migliori di Rimini) e lungo via Emilia e vasta Romagna. Sin dalle prossime ore cercheremo, questa volta da protagonisti, un rapporto con Bologna, con il sindaco Merola, nel segno della logica di un sistema regionale, una linea che oggi si può e si deve rilanciare”.


A illustrare le prospettive aperte da una maggiore collaborazione con San Marino è, invece, Stefano Vitali presidente della Provincia di Rimini.
“Stiamo pensando a una partecipazione più importante del Titano, stato che avrà un peso nel nostro Fellini perché, da un lato, i rapporti con la Repubblica si stanno stringendo sempre di più e, dall’altro, San Marino stesso ha capito l’importanza dell’aeroporto per lo stato anche in termini economici”. E annuncia un Consiglio provinciale aperto sul tema perché è vero che “il Fellini non è l’unico volano del territorio, ma certamente è un volano importante e noi non possiamo rinunciare a lavorare perché ce la faccia”.


Ripartono con “grande slancio ed entusiasmo”, Comune e Provincia, “questa volta senza intermediari” dicono Vitali e Gnassi.
“Non rimarremo soli – spiega Vitali – perché il piano industriale del Fellini, pur avendo alcune problematiche date da alcuni investimenti, ha dimostrato in modo inequivocabile di essere forte e renderà nei prossimi anni il nostro aeroporto appetibile. La situazione non è insormontabile”.
E’ Gnassi, poi, a tirare fuori la possibilità di una cordata di industriali. “Noi ci siamo – apre – e alleggeriremmo volentieri anche le nostre quote”. A patto che, precisa Vitali, “l’aeroporto così concepito resti funzionale al territorio e non sia funzionale solo a se stesso”.