GIORNALAIO 28.12.2013

Sabato, 28 Dicembre 2013

giornalaioPalas in bolletta vuole lo sconto sull’affitto. Aeroporto, il Titano ha le idee chiare e le carte in regola 

 

CHI PAGA per i conti in rosso del Palas di Rimini? Non Convention Bureau, che non intende più pagare quel 1 milione e 100mila euro pattuiti per avere in affitto il palazzo dei congressi. «IL CANONE va ridotto, visto il calo dei margini di guadagno e la crisi del settore congressuale», è la richiesta che il presidente della società che gestice gli eventi al Palas, Roberto Berardi, ha sottoposto agli enti soci proprietari del Palas, Fiera, Camera di commercio, Provincia e Comune (attraverso la società Rimini holding). La proposta di ‘sconto’ sull’affitto va ancora affrontata da parte dei soci, e formalizzata nei dettagli da parte di Convention Bureau, ma nella sostanza la richiesta è già arrivata sul tavolo del presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni. Non sarà facile venirne a capo, visto che l’affitto che ogni anno versa Convention Bureau è una delle risorse principali per far fronte ai due maxi mutui accesi per realizzare il palazzo, quello da 46 milioni presso Unicredit e l’altro da 28 milioni aperto alla Mps”, ilRestodelCarlino (p.9). “I conti della società di gestione del palazzo non sono affatto floridi. Nonostante un fatturato di 8,2 milioni di euro, i margini di guadagno si sono notevolmente ridotti, specie nel secondo semestre. Il Palas ha dovuto scontare la cancellazione di 192 eventi, tra grandi, medi e piccoli: solo nel 22,9% dei casi è stata scelta un’altra destinazione. Il risultato? Per Convention Bureau il bilancio del 2013 si chiude con una perdita di 700mila euro”.


“«La nostra partecipazione era intorno al 3 per cento per cui non avevamo peso nelle decisioni», spiega il segretario di Stato per l’Industria sammarinese, Marco Arzilli, nel tradizionale appuntamento di fine anno con i cronisti. «Siamo sereni- ribadisce - e decisamente più interessati a capire quale sarà l’evoluzione della struttura». Resta comunque fermo, come garantito d al l’Enac, l’accordo internazionale stipulato tra Italia e San Marino. Così, annuncia Arzilli, «nel 2014 verrà creata la società a totale partecipazione dello Stato che gestirà la parte sammarinese, indipendentemente da Aeradria»”, CorriereRomagna (p.3).


Non c’è ancora traccia né del progetto né della relativa variante. Quel che è certo al momento è solo il nome, Acquarena. Anche perché il dibattito sulla nuova piscina comunale - intervento da 3 milioni di euro che il Comune intende mettere in cantiere nell’area del Palacongressi, lì dov’era stato previsto l’Auditorium - è tutt’altro che chiuso. Anche all’interno della maggioranza. A rilanciarlo è Gianluca Tamburini (M5S) che (con un post su Facebook) pubblica una cartina con tanto di crocette sulla collocazione dei due impianti attualmente attivi in zona, quella del Garden e del Flaminio (entrambe a 5-600 metri di distanza). Di qui la domanda aperta, ma «se foste amministratori e doveste scegliere dove costruirla (la nuova piscina, sottinteso) la mettereste proprio a pochi metri dalle altre due (500 e 600, rispettivamente) oppure trovereste più logico e sensato pensarla a nord del deviatore Marecchia, lì dove vivono oltre 35mila persone che per raggiungerla devono aggirare tutta la città?»”, LaVocediRomagna (p.15). Intanto il presidente del Garden cerca soci per costruire una piscina olimpionica, Corriere (p.5).

 
Il blocco da parte del presidente della Repubblica Napolitano del decreto salva- Roma, all'interno del quale erano contenute anche le norme relative alla sanatoria di giochi e alle attrezzature da spiaggia, ha mandato il panettone di traverso anche ai bagnini riminesi. «Un po' ce l'ha aspettavamo visto che quel provvedimento conteneva veramente di tutto e di più – sottolinea Paolo Pezzei, il presidente della Confesercenti bagnini di Rimini - però certo la mazzata è stata forte. Se il decreto fosse andato in porto sarebbe stata infatti per noi operatori, alle prese come noto in questi mesi con un mare di problemi, una bella boccata d'ossigeno»”, NuovoQuotidiano (p.8).