Elezioni. Spigolature fra liste, candidati, slogan e campagne sui social

Martedì, 07 Settembre 2021

Casacche

Molto praticato in Parlamento, anche troppo, il cambio di casacca è approdato a Rimini. Andrea Bellucci, eletto nel 2016 con Obiettivo Civico, all’opposizione della giunta Gnassi, si ricandida nella Lista Jamil. Diana Trombetta, eletta nella Lega nel 2016, si ricandida nella lista Rimini Futura a supporto di Jamil. I precursori dei cambi hanno invece transitato da sinistra a destra: Mario Erbetta, da Patto Civico a Rinascita Civica, e Davide Frisoni, da Patto Civico all’appoggio a Ceccarelli. 

Anche a Cattolica si segnalano due cambi significativi: Giampiero Galvani, già assessore nella giunta dell’ultimo sindaco Pd, Cecchini, si è candidato a sostegno di Mariano Gennari; Patrizia Pesci, a lungo assessore nella giunta Gennari, si presenta con la candidata del Pd Franca Foronchi.

Colonie

Nel 1985 la Dc lanciò il suo Progetto 85 dalla colonia Murri: voleva essere un segnale di cambiamento. Dopo 36 anni l’ex colonia è ancora com’era e dov’era. Il primo dibattito pubblico di tre candidati sindaci (Ceccarelli, Lisi, Sadegholvaad) verterà appunto sul destino delle colonie. Argomento scivoloso, vedremo come se la cavano. Appuntamento sabato 18 settembre a Rimini terme.

Parcheggi 

Sui parcheggi c’è un evidente scontro fra narrazioni e percezioni. Il sindaco Gnassi snocciola numeri e sostiene che i posti auto sono addirittura più di prima. L’ansia da prestazione è sempre stato uno dei suoi difetti. Le opposizioni si fanno espressione del malcontento popolare e sostengono che i parcheggi sono spariti. È anche vero che nella percezione influiscono le abitudini dei cittadini: se per parcheggiare l’auto devo fare 300 metri a piedi per raggiungere la destinazione, i posti auto non ci sono. 

Quanto alla viabilità, Enzo Ceccarelli vuole riportare le auto sul Ponte di Tiberio. Si potrebbe chiedere: non è anche questo uno sfregio ad un monumento millenario come la criticata “pozzanghera” in piazza Malatesta?

Piazza

In questa campagna elettorale di piazze ce n’è solo una: la nuova piazza Malatesta, esaltata dai sostenitori della nuova Rimini gnassiana e denigrata come uno sfregio alla storia e alla cultura da critici di destra ma (soprattutto) di sinistra. I candidati alternativi a Jamil Sadegholvad ancora non hanno detto cosa intendono fare: la smantellano?, la modificano?, lasciano tutto così?

Coppie

Sulla scheda, nel voto ad una lista, si possono esprimere due preferenze. La legge elettorale in omaggio al dogma delle parità di genere impone che una preferenza sia per un uomo, l’altra per una donna. In campagna elettorale si formeranno quindi tante coppie di fatto finalizzate alla conquista del seggio. Finora sui social si è notato l’attivismo della coppia Gagliani - Zilli in Fratelli d‘Italia.

Facebook 

Nell’era digitale, uno dei principali terreni di campagna elettorale sono i social e Facebook in particolare. Ogni candidato sindaco ha la sua bella pagina personale. Gloria Lisi vanta 1.796 followers che accoglie con questo biglietto di presentazione: capace, competente, donna, decisa. Enzo Ceccarelli è l’ultimo arrivato, tuttavia la sua pagina conta già 1.287 followers. Ma a battere tutti è Jamil Sadegholvaad che guarda tutti dall’alto dei suoi 7.563 followers. Quale sarà il detto dopo il 4 ottobre: “social pieni, urne vuote” o “social vuoti, urne piene”?

Racconti

A Giuseppe Conte è stato fatto un racconto sbagliato della situazione di Rimini, avevano detto Sensoli e Piccinini, due grilline contrarie all’appoggio a Gloria Lisi. A Boccia i dirigenti del Pd riminese hanno fatto un racconto sbagliato della situazione locale, hanno sostenuto i parlamentari grillini Croatti e Sarti in merito alle dichiarazioni dell’esponente nazionale dem che aveva criticato la loro convergenza su Lisi. Per i grillini, sia filo Pd che anti Pd, il problema è sempre il racconto fatto da altri.

Ritorni

Toh, chi si rivede. Con Rimini Coraggiosa si candida Giuseppe Tomasetti, 87 anni, il decano fra i candidati a consigliere comunale. Era già stato consigliere e assessore del Pci. Dal Pci a Lucio Paesani è invece l’itinerario tutto verso destra di Massimo Lugaresi, che nella prima Repubblica faceva parte del clan dei viserbesi (quelli che contavano). Nel Pd è tornato a casa Massimo Allegrini, che nel 2016 si era candidato con una lista di sinistra, dopo aver fatto per 10 anni il consigliere comunale del Pd.

Slogan

Non c’è campagna elettorale senza slogan. È interessante vedere su cosa hanno puntato i candidati. Jamil Sadegholvaad si propone con “è già domani”, ovvero il futuro è già cominciato, occorre solo farlo procedere. Enzo Ceccarelli punta sul bisogno di sicurezza degli elettori: “una scelta sicura”, appunto. Curioso che coloro che vogliono il cambiamento non puntino su questo concetto.  Gloria Lisi oscilla fra la “rivoluzione gentile” (un cambiamento soft) e “la forza delle persone”. Mario Erbetta rispolvera il logo dello storico quotidiano socialista per incitare “Avanti Rimini”.