L’Adriatico è “sotto pressione”. Lo dicono i risultati dell’osservatorio italo-croato

Martedì, 15 Giugno 2021

(Rimini) E’ stato presentato oggi a Bologna il progetto Interreg Italia-Croazia Ecoss (Ecological Observing System in the Adriatic Sea: Oceanographic Observations for Biodiversity) per istituire il primo osservatorio ecologico marino in Adriatico.

“Gli ecosistemi del mare Adriatico, una regione con 3,5 milioni di abitanti e molti più visitatori durante l'estate, sono sotto pressione e la loro efficace conservazione dipende in gran parte da misure di protezione basate sui risultati della ricerca scientifica”, spiegano i promotori del Cnr. “Anche se la ricerca biologica, ecologica e oceanografica è stata condotta nel mare Adriatico per oltre un secolo, l'integrazione dei loro risultati e la cooperazione tra Italia e Croazia con un approccio transfrontaliero è frammentaria”. 

Il progetto integra, attraverso un portale web (www.ecoads.eu), i risultati della ricerca ecologica e oceanografica in Italia e Croazia, e li armonizza con gli obiettivi di conservazione delle aree marine protette con particolare attenzione ai siti Natura 2000. “Questo semplifica e accelera notevolmente l'accesso alle informazioni disponibili sulle aree protette, le specie e gli habitat con collegamenti alle varie direttive Ue su cui si basa la conservazione della biodiversità e lo sviluppo sostenibile”. 

L’sservatorio è inoltre destinato ad essere utilizzato da ricercatori, studenti, decisori politici e società civile “per facilitare tutte quelle azioni atte a supportare la tutela, la corretta gestione dell’area e la salvaguardia della biodiversità in Adriatico”. Il progetto è finanziato dal programma Interreg Italia-Croazia e coordinato dal Cnr-Ismar con il coinvolgimento di dieci enti dei due Paesi per 3,4 milioni di euro.