Riccione, Vescovi sulla Polisportiva: "Dal sindaco più chiarezza e meno chiacchiere"

Venerdì, 22 Gennaio 2021

“Siamo di fronte all’ennesimo strappo nelle relazioni istituzionali fra l’amministrazione Tosi ed enti, associazioni, realtà del territorio”. Lo sostiene il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Sabrina Vescovi, a proposito della querelle scoppiata intorno alla Polisportiva Riccione. L’amministrazione non ha saldato i contributi del 2020 e altre spese perché – sostiene – ci sono irregolarità nei bilanci che devono essere sanate (link all’articolo di ieri)

“Lo si è visto in questi giorni – argomenta Vescovi – anche nello sfratto della Fondazione Cetacea dalla colonia Bertazzoni. Una decisione che non ha il supporto tecnico degli atti, una dichiarazione di inagibilità non c’è. C’è solo una relazione del dirigente assunto con contratto privato contratto a cui non ha fatto seguito la procedura prevista in questi casi”

Torniamo alla Polisportiva. “Siamo di fronte a un evidente inadempimento contrattuale non suffragato da motivazioni serie. L’amministrazione ritiene che ci siano bilanci poco chiari? A parte il fatto che ogni sei mesi la Polisportiva ha inviato relazioni senza che mai sia stato sollevato alcun problema, il sindaco e la sua giunta devono fare un’operazione di chiarezza e trasparenza. Dicano quali sono le irregolarità nel bilancio della Polisportiva, prendano gli opportuni provvedimenti, ma la smettano di alimentare il chiacchiericcio sulla stampa”.

Vescovi ricorda che la Polisportiva e lo Stadio del Nuoto affidatole in gestione sono un elemento portante dell’offerta turistica di Riccione, capace attraverso i vari eventi di produrre 100 mila presenze all’anno. Un patrimonio quindi che bisogna proteggere e tutelare.

Sembra – così sostiene il presidente Solfrini – che l’obiettivo del sindaco sia quello di far tornare lo Stadio del Nuoto nella gestione diretta dell’amministrazione comunale. “Se è questa l’intenzione, osservo che il Comune è rientrato nella gestione diretta di tre impianti: un campo di calcio, il campo di calcetto al Marano, il Play Hall. Sono tutti chiusi e/o in condizioni pietose. Del resto l’ufficio sport del Comune di Riccione consiste in un solo dipendente e non mi risulta che ci siano ampliamenti in vista. Vuole gestire lo Stadio del Nuoto con un dipendente? O invece pensa di affidarlo a un altro interlocutore?Attraverso quale gara? Pensa di trovare qualcuno di più affidabile della Polisportiva che da oltre 60 anni è l’anima dello sport a Riccione?”.

Vescovi insiste sul punto: “Il sindaco faccia chiarezza, documenti come stanno realmente le cose, altrimenti riapra i canali finanziari della Polisportiva”.

Anche il direttivo di Riccione Civica è intervenuto sul tema. “Siamo tutti in attesa di sapere – si legge in una nota - come intende procedere il sindaco Tosi e l’assessore allo sport Caldari riguardo il dossier Polisportiva Comunale / Stadio del Nuoto.

Quello che ci lascia perplessi, per non dire allibiti, è il silenzio da parte dell’amministrazione circa questo tema, dopo che ha ricevendo una risonanza a livello nazionale. Serve che qualcuno in via Vittorio Emanuele dia segnali di vita e di operatività, poiché le categorie economiche e le associazioni sportive della città stanno disperatamente aspettando un’azione forte e decisa in grado di dare una svolta positiva alla spiacevole situazione creatasi attorno alla Polisportiva riccionese. Ora servono i fatti e non gli annunci o le minacce. Il tempo, purtroppo, non è più una variabile a nostra disposizione.”

Con un’intervista a Tempo Reale di Radio Icaro anche il sindaco Renata Tosi è tornata sull’argomento con un pesante attacco al presidente della Polisportiva, accusato di non occuparsi più di sport ma di altri interessi. “Si preoccupa solo di salvare se stesso”, ha aggiunto. Tosi ha affermato di avere avuto da tempo sollecitazioni da dipendenti, fornitori, società sportive circa il cattivo funzionamento della società. “Invece di strumentalizzare, Solfrini si chieda perché i rappresentanti delle più importanti società sportive se ne stanno andando dal direttivo.” In ogni caso, “se la situazione tornerà nella legalità, siamo pronti a versare i contributi che sono stati accantonati”.