PROGETTO CASA BELLARIA. IL COMUNE PROMUOVE UN PATTO SOCIALE SUGLI AFFITTI

Sabato, 03 Marzo 2012

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PROGETTO CASA BELLARIA. IL COMUNE PROMUOVE UN PATTO SOCIALE SUGLI AFFITTI


I dati parlano chiaro. Il problema dell’abitazione è stringente. Crescono le famiglie che non sono più in grado di pagare l’affitto e le situazioni di sfratto sono sempre più numerose anche in Emilia Romagna, con una punta nel mese di luglio 2011 preoccupante (ben 124 sfratti).
Incertezza di ricevere l’affitto da parte del locatore e crisi di reddito delle famiglie rischiano di ingessare una situazione paradossale, vista l’abbondanza in riviera di numerose case sfitte, tali anche a causa delle incertezze che oggi un affitto implica.


Il Progetto Casa Bellaria si situa in questa difficile situazione e vale la pena approfondirne avvio e contenuti.


In sostanza il Comune si pone come garante del contratto e, in cambio di un prezzo calmierato (si parla del 20 e 30% in meno rispetto al mercato), offre quelle sicurezze all’affittuario che in questa situazione sembrano essere venute a meno. L’obiettivo dunque è far emergere disponibilità di case in affitto a costo contenuto, per quelle famiglie che stanno incontrando provvisorie difficoltà economiche.


L’assessore Filippo Giorgetti ce ne spiega i tratti distintivi.
“Acer, che avrà funzione di supporto tecnico, possedendo tutte le competenze, logistiche e giuridiche, per l’operazione, già possiede un progetto analogo (Emergenza casa) ma è poco conosciuto e rimane un progetto di nicchia. Noi, come amministrazione comunale e dunque più prossima alla cittadinanza, ci abbiamo messo la faccia. Abbiamo dato sistematicità e pubblicità alla possibilità di avere case con un affitto calmierato e ne garantiamo la solvibilità. Rispetto a questa emergenza abbiamo voluto fare un passo in avanti per rendere meno pesante la situazione. E’ una sorta di patto sociale che garantisca i bisogni sia di affittuari che di proprietari”.


Ma ci sono già disponibilità?
“E’ da mesi che ci lavoriamo, proprio per partire da subito con alcune realtà concrete disponibili. Abbiamo già 5 appartamenti a disposizione. Ora la commissione Affari sociali provvederà alle attribuzioni delle case, sulla base di criteri ben precisi (figli minorenni, portatori di handicap, rendito, presenza di anziani, ecc.). I locatori saranno garantiti nell’entrata dell’affitto.


Come è nata l’idea?
Ci pensavamo da tempo, ma a farci rompere gli indugi - dopo che il tentativo di rivolgerci a costruttori non era andato a buon fine -, è stata l’iniziativa di una signora, la quale a novembre ha messo a disposizione un proprio appartamento in comodato d’uso del tutto gratuito. Questo esempio, decisamente nobile, ci ha spinto a cercare disponibilità (ovviamente a pagamento) tra le persone comuni. E siamo già a buon punto, come dicevo. Ovviamente la ricerca procede. Certamente dovremo valutare poi le offerte opportune, per prezzo e situazione.


Emanuele Polverelli