Parco eolico, Pecci (Lega): Bene intervento Gnassi, ora vogliamo il no anche della Provincia

Venerdì, 23 Ottobre 2020

(Rimini) Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ha detto no al parco eolico proposto al largo della costa riminese, nella zona sud della provincia. Il capogruppo della Lega in consiglio comunale definisce “buono l'intervento” del primo cittadino, oggi sulla stampa locale. Per questa nostra battaglia a tutela del paesaggio è molto importante”, commenta Marzio Pecci, che solo pochi giorni fa aveva chiesto proprio al sindaco di prendere una posizione decisa sul tema. “Ora dobbiamo avere anche il sì del presidente della provincia Riziero Santi alla nostra battaglia e poi dei sindaci e associazioni”, fa un passo avanti Pecci.

“Sul Parco eolico la Lega è pronta a formare il Comitato per promuovere Referendum”, ricorda Pecci. “La politica del Pd, questi mesi va a fasi alterne, ma apprezziamo la decisione del sindaco riminese. La Lega non ha avuto bisogno del rendering per capire la mostruosità del parco; purtroppo siamo stati i soli a manifestare da subito, la contrarietà al parco e siamo rimasti delusi dal silenzio delle associazioni di categoria sempre pronte a cavalcare l'onda del consenso del momento. Rimini ha bisogno di cultura e di coraggio anche per difendere l'ambiente”, spiega Pecci.

“Noi crediamo che se tutto il territorio della provincia di Rimini sarà compatto vinceremo questa battaglia, già adesso, dato che il progetto è nella fase iniziale dell'iter amministrativo per il rilascio dell'aurizzazione. È dunque necessario che, da subito, tutte le associazioni di categoria, insieme ai sindaci della provincia, facciano squadra con la Lega, come ha fatto Gnassi, per vincere questa battaglia contro il mostro. Entro la prossima settimana sarebbe utile far pervenire al Ministero per l'ambiente la bocciatura dell'ecomostro da parte del territorio con l'avvertimento che se la procedura non si arresterà insisteremo nella richiesta di referendum e nelle manifestazioni di piazza. I "furbetti dell'eolico" vanno stoppati subito. L'ambiente non può essere deturpato in nome dell'ambiente stesso”, conclude il capogruppo della Lega.