Venticinque aprile, sindaco e prefetto si preparano a festeggiamenti in stile covid

Venerdì, 17 Aprile 2020

(Rimini) “Per la prima volta dal Dopoguerra non lo festeggeremo con un corteo, la banda, i labari delle associazioni e i gonfaloni delle città”. Inizia così il messaggio del prefetto di Rimini, Alessandra Camporota, e del sindaco Andrea Gnassi in vista del 25 aprile. Nei prossimi giorni saranno rese note le modalità con cui i rappresentanti delle istituzioni cittadine e della comunità riminese, il sindaco e il prefetto, renderanno omaggio ai caduti della seconda guerra mondiale e della Resistenza.

“Siamo a casa, in isolamento, e solo le nostre menti e i nostri cuori ricorderanno quanti si sono sacrificati per combattere il nazifascismo e riconsegnare la democrazia e la libertà nel nostro Paese. Già, la libertà, mai come in questo momento ne capiamo il significato e la magnificenza”.
Nel contempo “siamo chiamati, a nostra volta, a resistere e combattere un nemico invisibile e mortale, contrastandolo con le uniche armi disponibili: il distanziamento sociale e la protezione individuale. Oggi i nostri eroi sono i medici, gli infermieri e quanti sono impegnati in prima linea ad operare per la salvaguardia della salute delle persone”.

Questo periodo “tragico e difficile, dobbiamo avere fiducia, terminerà e riprenderemo a svolgere, magari con i dovuti accorgimenti, le azioni e le abitudini che caratterizzano la vita sociale e che sono insite nell'essere umano. Ricordando con commozione e profondo dolore le vittime del Covid-19 che in questo momento, idealmente, uniamo nell'omaggio alle vittime del 2° conflitto mondiale, auguriamo a tutti un buon 25 Aprile. Viva la Resistenza, viva la Libertà, viva l’Italia”.