Trasporti in tilt, Start obbliga i dipendenti allo straordinario. Convocati i sindacati in Comune. Le reazioni

Venerdì, 21 Febbraio 2020

È sempre più incandescente la situazione del trasporto pubblico a Rimini. Sia ieri che oggi sono saltate molte corse degli autobus, provocando disagi e proteste negli utenti, specialmente studenti e anziani. La situazione è tale che questa mattina la direzione di Start Italia ha comunicato alle organizzazioni sindacali che, “visto il creato stato di necessità”, darà immediata applicazione a quanto previsto dall’articolo 27 dell’accordo nazionale del 2015. Ciò significa che l’azienda aumenterà le ore di lavoro a carico dei dipendenti, uno straordinario obbligatorio, una specie di precettazione.

Intanto si inasprisce la polemica politica e sindacale. Dopo che il leghista Matteo Zoccarato, in qualità di presidente ha convocato la commissione di garanzia e controllo del Comune, con l’invito a tutte le parti in causa, l’amministrazione comunale, che fino a questo momento era stata silente, ha convocato le organizzazioni sindacali per il 5 marzo. La Uil e la Ugl, che dal novembre 2019 hanno aperte due vertenze con Start Romagna, sfociate poi nello sciopero del 18 gennaio, fanno sapere che non andranno all’incontro del 5 marzo per protestare contro l’atteggiamento di disinteresse dell’amministrazione comunale.

“Abbiamo appreso dai giornali – scrivono i due sindacati - che altre sigle intendono partecipare all’incontro del 5 marzo.Noi non ci saremo, perché abbiamo agito sin dall’inizio nel rispetto e nell’interesse dei lavoratori.Speriamo che chi tenta di usarli dopo Essersi disinteressato a loro per anni, si faccia un esame di coscienza e attenda la discussione collegiale del 13 marzo.

Sull’incontro del 13 marzo, Zoccarato precisa che “Verranno invitate al confronto tutte le parti in causa per far luce sugli aspetti più imbarazzanti di questo vero e proprio disastro che sta mettendo in ginocchio un’intera città. Un disastro che però era annunciato” – prosegue il leghista – “perché lo stato di agitazione degli autisti di Start Romagna, esploso mediaticamente solo in questi giorni, si dilunga ormai da anni, con scioperi e contestazioni profondamente partecipate. Ma il Comune, in tutto questo tempo, non è stato in grado non solo di intavolare una trattativa, ma nemmeno di rendersi disponibile a un confronto con i sindacati. Anche se, guarda casa, poco dopo l’ufficialità della mia commissione, l’Amministrazione riminese ha reso noto di aver preso contatti proprio con le rappresentanze sindacali per rimediare l’irrimediabile.”
“Vorrei tranquillizzare la Giunta Gnassi” – conclude Zoccarato – “la commissione si riunirà in ogni caso perché non è accettabile che un'azienda pubblica come Start Romagna non riesca a garantire quel livello di diritti e condizioni lavorative elementari ai propri dipendenti che è proprio di un Paese civile.”

A Zoccarato replica l'assessore alla mobilità Roberta Frisoni: “Per una volta la Lega e il consigliere Zoccarato potrebbero evitare la solita strumentalizzazione. L'incontro con sindacati per la vertenza Start fissato per il 5 marzo è stato organizzato a seguito di una richiesta ricevuta dai diretti interessati e prima che partisse una strumentalizzazione della Lega. Sono giorni che personalmente seguo questa situazione per i problemi seri che provoca prima di tutto agli studenti e alle loro famiglie, vere vittime innocenti di un problema inaccettabile. Per questo come Comune ci siamo già mossi da giorni, decidendo l'appuntamento del 5 marzo e avendo sollecitato anche l'azienda a riaprire il confronto. Questo fa un'istituzione e questo continueremo a fare nell’interesse dei cittadini e delle famiglie riminesi. Il resto, solite chiacchiere di Zoccarato comprese, non ci interessa”. 

“Domani – afferma da parte sua il consigliere di Rinascita Civica, Mario Erbetta - Start obbligherà i dipendenti a fare gli straordinari in modo illegittimo, ma non si può coprire quello che è l'ordinario con lo straordinario per lungo tempo. Servono assunzioni e servono subito. Servono turni vivibili, servono accordi su temi economici, ma prima di tutto serve concertazione con i sindacati e azienda che non dimentichiamo è partecipata. Se io fossi il sindaco oggi stesso avrei chiamato i vertici di Start e i sindacati ad un tavolo ad oltranza e non farei alzare nessuno fino a che non si arrivasse ad un accordo interrompendo i disagi dei cittadini riminesi”.