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Elezioni, Galli sulla questura

Lunedì, 20 Gennaio 2020

(Rimini) “Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, fa compassione”. Così il candidato della Lega Bruno Galli sulle dichiarazioni del sindaco di Rimini Andrea Gnassi, in visita nella ex nuova questura di via Bassi con il candidato presidente Stefano Bonaccini. “Ma da commiserare di più sono i riminesi e il territorio amministrato da un sindaco che non si ferma di fronte alla più inverosimile falsificazione della realtà. Il PD ci ha abituati alle bugie, allo spreco di risorse e alla propaganda. Non dovremmo quindi stupirci di fronte a certe dichiarazioni di Gnassi sulla Cittadella della Giustizia, un ritornello tragicomico su un progetto da anni abbandonato e lasciato al degrado proprio dal PD e dai suoi esponenti a tutti i livelli. Gnassi, tuttavia, non sa farsene una ragione e, incredibilmente, addossa le responsabilità a Matteo Salvini, ministro dell’Interno per soli 14 mesi. Al contrario, il sindaco dovrebbe ringraziare la Lega se la situazione drammatica della Questura si è finalmente risolta in modo soddisfacente. Ci dica Gnassi per quali motivi è stato zitto sulla situazione di via Ugo Bassi durante i governi PD e perché oggi non faccia un sit in, insieme alla sua Giunta, davanti al ministero dell’Interno per sollecitare il ministro. Se gli piace tanto sbraitare può farlo con un governo amico. La verità è che al PD non interessa un fico secco di via Ugo Bassi, come non gli è mai interessato della Cittadella della Giustizia. Era, come al solito, una vecchia promessa elettorale rimasta incompiuta come tutto quello che fa il partito di Gnassi”.