Alberghi e pubblici esercizi, sanzionate due attività

Mercoledì, 08 Gennaio 2020

(Rimini) Sono proseguiti durante tutto il periodo delle festività i controlli delle strutture ricettive e delle attività commerciali specie nella zona Sud della Città. In particolare al centro del lavoro degli operatori della Polizia locale riminese è stata la verifica dell'ottemperanza dei dispositivi emessi dallo Sportello unico delle attività produttive nei confronti dei gestori delle attività, a seguito di controlli effettuati durante il periodo estivo.
Sui sette alberghi controllati, solo uno risultava non aver rispettato l'ordinanza emessa nei confronti del legale rappresentante della società gestrice per il mancato inserimento degli alloggiati al portale della Questura, che veniva sanzionato anche per non aver comunicato le aperture straordinarie. Le risultanze dell'attività di controllo sono state così trasmesse al Suap che potrà disporre la sospensione dell'attività così come previsto dalla normativa.

Controllati anche cinque esercizi di vicinato per i quali non è stato necessario applicare nemmeno la diffida amministrativa non essendo state riscontrate irregolarità di nessun tipo. Così non è stato per un'attività artigiana di produzione di panini tipo Kebab e pizza, controllata su segnalazione del Suap a seguito di alcune irregolarità riscontrate nelle comunicazioni del cambio di gestione, dove a seguito del sopralluogo la gestione veniva sanzionata per la vendita di bibite senza aver presentato alcuna Scia. Il gestore dell'attività artigiana è stato anche segnalato per le pessime condizioni igieniche in cui si trovava il locale nel momento dei controlli che, tra i diversi obiettivi, hanno quello di tutela nei confronti dei consumatori affinché vengano offerti loro servizi adeguati e in linea con gli standard di legge.
Nel quadro delle attività di controllo territoriale sono stati infine effettuati dei sopralluoghi ambientali in edifici abbandonati. Sono stati tre gli edifici che sal controllo non sono risultati adeguatamente curati e mantenuti dalle rispettive proprietà. Gli uffici della Polizia locale ha così provveduto ad applicare l'istituto della diffida amministrativa nei confronti dei proprietari, concedendo loro 10 giorni per l'intervento sullo stato di fatto riportandolo agli standard previsti dal Regolamento di Polizia Urbana intervenendo in particolare per il rifacimento della recinzione, provvedendo alla pulizia dei cortili e per la chiusura degli accessi.