Arresto Butterfly, pari opportunità Riccione: esterefatti

Venerdì, 13 Settembre 2019

(Rimini) “E’ ancora forte lo sgomento a seguito della notizia appresa dalla stampa circa l'arresto della presidente dell'associazione Butterfly. Venire a conoscenza che, chi dovrebbe occuparsi di tutelare e aiutare le donne che si trovano in condizioni di sofferenza e difficoltà, è accusata dei reati di truffa, estorsione, minaccia e falso lascia esterrefatti. La rabbia e l'amarezza provate per questa vicenda non solo ci addolora ma ci spinge a continuare con rinnovato impegno ad operare a fianco di chi ha bisogno di ascolto, lealtà e di aiuti concreti contro ogni episodio di violenza. Non è ammissibile che si verifichino situazioni drammatiche come questa: riporre fiducia verso chi dovrebbe dare sollievo e scoprire di aver invece subito un così grave inganno. Una cosa è certa: il nostro lavoro di ascolto e di impegno verso le donne vittime di violenze o bisognose di aiuto, non solo non verrà a mancare, ma sarà ancora più forte adesso e in futuro”. E’ questa la reazione della commissione pari opportunità del comune di Riccione alla notizia dell’arresto della presidentessa della onlus Butterfly.

Dalle segreteria provinciale e comunale del Pd arriva lacrichiesta a non rimanere indifferenti allo scandalo. "Lo scandalo del caso Butterfly non puó lasciarci indifferenti. Chi si approfitta di donne già duramente colpite dalla violenza in ambito familiare, messa in atto proprio da chi dovrebbe amarle e sostenerle, non può che suscitare in noi sdegno e sgomento. Mantenendo sempre come punto fermo il fatto che le indagini sono ancora in corso e che la giustizia farà il suo corso per stabilire responsabilità e colpe, noi, la direzione provinciale del Pd, non possiamo che dirci offesi. Ci sentiamo offesi perché un episodio del genere va a macchiare l'intera comunità, con il rischio di diffondere la diffidenza anche nei confronti di quelle associazioni del territorio che da anni si battono efficientemente e seriamente contro la violenza sulle donne. La stessa preoccupazione, tuttavia, non pare essere stata espressa dalla sindaca della città di Riccione, Renata Tosi, fino ad ora silente in merito a una questione così delicata e impattante nella comunità locale. Un silenzio che stupisce ancor più considerando che l'associazione Butterfly aveva ricevuto contributi anche da parte del Comune di Riccione. La stessa sindaca, che, al contrario, si è dimostrata molto attiva, su Facebook, nella campagna leghista contro Bibbiano. Tuttavia, noi non replicheremo lo stesso modello di comportamento, non pronunceremo mai un "parlateci di Riccione". Il nostro stile è differente e come tale vogliamo mantenerci. Non intaseremo le bacheche di facebook di fake news e messaggi infamanti. Però chiediamo che per una volta ci sia onestà intellettuale e rispetto degli altri. Delle donne in difficoltà in modo particolare. Noi staremo ad attendere che la magistratura faccia il suo corso, rimanendo ad ascoltare il rumoroso silenzio di Renata Tosi sullo scandalo Butterfly”.