Renzi: il nuovo Rue agevola gli islamici

Mercoledì, 24 Luglio 2019

“L’Amministrazione Comunale con la Variante al Rue agevola la proliferazione dei luoghi di culto islamici”. Ne è convinto il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Gioenzo Renzi, tra l’altro residente a Marina Centro nei presi di un noto centro culturale musulmano. “Non prendiamoci in giro: non è vero, quanto dichiarato dall’Amministrazione Comunale, che se manca il parcheggio non si prega. Infatti, è sufficiente che i Centri Culturali Islamici occupino una unità immobiliare con una superficie lorda non superiore 100 metri quadri, senza avere l’obbligo di reperire i parcheggi pubblici e i parcheggi privati”, sottolinea Renzi.
Al riguardo, “basta ricordare e ripetere come è stato aperto nel 2004 da un Centro Culturale Islamico il luogo di culto in Corso Giovanni XXIII n. 100, nel Borgo Marina, in una casetta uso ufficio di neanche 100 mq. e senza parcheggi. Per l’insediamento dei Centri Culturali Islamici non si considera il loro impatto ambientale, come avviene da 15 anni nel Borgo Marina con le centinaia di Mussulmani che accedono per la preghiera, per il mese del Ramadan, in quello che, anche per l’Ass. Frisoni, è un Centro Culturale e non una Moschea”.
Con l’ultima interrogazione del 4 aprile 2019, “avevo sollecitato la Variante al RUE proprio per evitare che l’insediamento delle Moschee o luoghi di culto avvenisse, come si verifica di solito e ovunque, a nome dei Centri Culturali Islamici più facilmente compatibili con le destinazioni d’uso degli immobili alle norme urbanistiche”.
Ma l’Amministrazione Comunale, “non ascolta, non recepisce, non impara dalla realtà, bastava una superficie ridotta a 50 o 40 mq, per unità immobiliare, invece di una superficie superiore a mq.100 che richiede necessario il reperimento degli standard urbanistici (es. i parcheggi).
Con questa norma, la stessa Amministrazione Comunale, inoltre, “vanifica” le condizioni urbanistiche previste per l’apertura delle Moschee (es. i parcheggi devono essere sempre reperiti e non monetizzati), in quanto facilita l’insediamento dei Centri Culturali Islamici, che diventano di fatto luoghi di culto, difficili da controllare, con il riproporsi dei relativi problemi, in particolare in un contesto abitato”.