Traversa Marecchia, criticità segnalate tre anni fa

Lunedì, 17 Giugno 2019

(Rimini) “La Regione spieghi perché i lavori della Traversa Marecchia siano stati affidati con un ritardo di almeno tre anni dalla segnalazione dei problemi di stabilità che, in ogni caso, erano noti da quasi un decennio. Visto che il crollo dello scorso maggio ha chiaramente reso inutile questo intervento la Giunta dovrebbe chiarire anche che fine faranno gli 850 mila euro che erano stati stanziati e se saranno sufficienti per un intervento ex novo". È questa la richiesta di Raffaella Sensoli ed Andrea Bertani, rispettivamente consigliera e capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, contenuta in un'interrogazione presentata alla giunta sul caso della Traversa Marecchia a Verucchio dopo il crollo della briglia dello scorso 13 maggio. "Soltanto pochi mesi prima, ovvero il 4 marzo del 2019, la Regione aveva affidato alConsorzio di Bonifica della Romagna la realizzazione di un intervento in urgenza per la stabilizzazione del dissesto presente sulla sponda destra della traversa Marecchia per un importo di 850 mila euro, di cui 500 mila a carico dell'amministrazione regionale – spiegano i due esponenti del MoVimento 5 Stelle – L'affidamento era nato a seguito della segnalazione, che risaliva a marzo del 2018, da parte del Consorzio di Bonifica di un parziale crollo della Traversa Marecchia. I problemi però riguardo quel tratto erano noti a tutti da almeno un decennio e in particolare nel 2016 era stata anche l'Arpae regionale a mettere in evidenza le criticità della Traversa Marecchia sollecitando quindi un intervento per garantirne la stabilità. Intervento che però la Regione ha affidato solo a marzo del 2019". Ecco perché nella loro interrogazione Raffaella Sensoli ed Andrea Bertani chiedono alla Regione i motivi di questo ritardo sollecitando anche chiarezza riguardo all'intervento che dovrà essere realizzato visto che quello programmato nel 2019 è stato reso sostanzialmente inutile dal crollo delle scorse settimane. "Questa volta la Regione ha l'obbligo di accelerare l'iter senza perdere ulteriore tempo – concludono Sensoli e Bertani – Basta ritardi".