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Rimini ricorda don Benzi a nove anni dalla morte

Lunedì, 31 Ottobre 2016

Nove anni fa, la notte tra l'1 e il 2 novembre, moriva don Oreste Benzi. A partire da questa sera il sacerdote dalla “tonaca lisa” verrà ricordato nella sua città, Rimini, e in molte altre città d'Italia e del mondo, nei 38 Stati in cui la sua opera si è diffusa ed è in continua espansione.

Celebrazioni eucaristiche, spesso presiedute dai vescovi dei luoghi in cui si svolgono, ma anche opportunità di ripercorrere i passi di don Oreste incontrando quei poveri che lui era solito avvicinare in luoghi insoliti, magari lungo le strade della notte o vicino alle tombe di un cimitero. 

«Don Oreste va meditato, ma non in modo nostalgico – sottolinea Giovanni Ramonda, responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Benzi –. Dobbiamo meditare il cuore di don Oreste e dire il nostro sì davanti a tutti i nuovi fronti di condivisione con i poveri e gli emarginati. Abbiamo un campo di azione stupendo che ci attende. I giovani vanno dove vedono la credibilità».

A Rimini questa sera sarà celebrata La notte di don Oreste: ritrovo alle 21 nella chiesa di Sant’Agostino con adorazione e confessioni; quindi alle 22 da piazza Cavour partono i gruppi che vogliono vivere l’esperienza delle unità di strada; all’una si torna a Sant’Agostino per la messa conclusiva.

Domani ci sarà l’Open Day della Comunità Papa Giovanni XXIII: le case della Comunità a Rimini condividono un pranzo, una cena un caffè o anche solo una chiacchierata con chi vuole conoscere meglio don Oreste.

Alle 14,40 al cimitero di Rimini commemorazione dei bambini morti prima di nascere.

Alle 20,30, nella Chiesa della Resurrezione, celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Rimini monsignor Francesco Lambiasi.

Prosegue nel frattempo la causa di beatificazione del sacerdote riminese. A distanza di due anni dall'avvio, il giudice del processo, don Giuseppe Tognacci, fa sapere che «sono stati ascoltati 70 testimoni fra i cento citati dalla postulazione e altri 2 tra quelli citati d'ufficio» e preannuncia che, continuando con questo ritmo, la fase diocesana del processo si potrebbe chiudere entro il prossimo anno, che «grazie a Dio va a coincidere con il decimo anniversario della morte» . 

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