12 luglio

Martedì, 12 Luglio 2016

Maurizio, oggi l’autopsia | Industriali, “2 milioni per Carim” | Università, la Romagna chiede autonomia

“Era a venti e oltre metri di profondità, l’acqua era molto fredda”. Lo dice al Carlino Rino Zanzani, padre di Maurizio, il 16enne riminese che ha perso la vita domenica pomeriggio a 12 miglia circa dalla costa di Pesaro (secondo il Corriere la profondità a cui è stato ritrovato il cadavere è sette metri). Secondo il padre, esperto di mare, Maurizio sarebbe morto per un probabile svenimento dovuto al freddo del fondale marino. Il ragazzo era in immersione, in stato di apnea (ilCarlino). La procura di Pesaro ha fissato per questa mattina l’autopsia, sarà un’inchiesta a cercare di fare luce sugli ultimi minuti del ragazzo (ilCarlino, Corriere, LaVoce). “Era un buon nuotatore, difficile che sia affogato”, sostiene Daniele Gori, ex maestro di nuoto di Maurizio, che avvalora l’ipotesi del malore (Corriere).

Gli industriali parteciperanno alla ricapitalizzazione Carim. Confindustria è pronta a fare “un investimento complessivo di altri 2 milioni, o forse anche 2 milioni e mezzo”, spiega il presidente Paolo Maggioli. Se la Banca d’Italia darà l’ok (ilCarlino). Appello agli associati a sostegno della banca (Corriere, LaVoce).

Aeroporto, è guerra sull’affitto tra Airiminum e Aeroclub. La società che gestisce l’aeroporto Fellini ha avviato un’azione legale per ottenere il canone di affitto di 37.500 euro all’anno e la scorsa settimana ha impedito al presidente dell’Aeroclub Fabio Falsetti di entrare con l’auto nello scalo. Secondo Falsetti, invece, l’Aeroclub non deve pagare, in quanto si trova sul territorio della Repubblica di San Marino, come già certificato dalla segreteria di Stato ai Trasporti (Corriere).

Salvata dal giudice la vigilessa che affittava ai vu' cumpra'. Nel suo appartamento di Miramare lo scorso anno i carabinieri trovarono undici persone, un anno prima tredici. Il Comune di Rimini per questo l’aveva sospesa dal servizio, ma ora il giudice del lavoro Luciano Ardigò ha annullato il provvedimento e condannato il Comune al pagamento delle spese legali sostenute dalla donna (oltre 1.000 euro) e a risarcire la dipendente della quota di stipendio mensile che le aveva trattenuto. A palazzo Garampi stanno preparando il ricorso (ilCarlino, Corriere, LaVoce).

Vigilantes per Bellariva. Gli operatori commerciai sono intenzionati ad arruolare vigilantes contro spacciatori e prostitute. “È da un po’ di tempo che ragioniamo della possibilità di avere delle guardie giurate. Se vogliamo fare in modo che i turisti che scelgono ancora Bellariva tornino anche il prossimo anno, bisogna assolutamente mettere mano al problema”, spiega l’albergatore Tonino Donati (ilCarlino).

Sfondano con un carrogru il bancomat della banca di Rimini di via Circonvallazione meridionale. E’ successo alle 4 del mattino della scorsa notte. Le volanti sono arrivate velocemente e la banda, si pensa composta da nomadi, è fuggita via abbandonando il carro gru rubato (ilCarlino, Corriere).

Nove attività multate a Riccione. Si tratta di esercizi commerciali, in viale Dante e in viale Gramsci, per il mancato rispetto delle norme sull’occupazione del suolo pubblico, tre pubblici esercizi perché non hanno spento la musica dopo le 00.30 e il bar caffetteria Paradise che, per il karaoke non autorizzato, ha collezionato tante multe da aggiudicarsi una seconda chiusura (ilCarlino).

Università, i poli romagnoli chiedono autonomia a Bologna. “I sindaci hanno imparato che devono rivolgersi direttamente a Bologna, ci scavalcano perché non abbiamo potere. E questo non è bello. Non vogliamo essere una repubblica autonoma, ma oggi siamo poco più che ambasciatori”, ha detto ieri in assemblea Sergio Brasini, presidente del Polo di Rimini, al rettore dell’Alma Mater Francesco Ubertini (Corriere).

Concessioni balneari, Cna chiede 30 anni di proroga. In attesa della sentenza della Corte europea sulla proroga delle concessioni italiane al 2020, attesa per giovedì, il coordinatore nazionale della confederazione Cristiano Tomei sostiene che “solo un periodo transitorio di 30 anni, simile a quello che è stato accordato alla Spagna, riconsegnerebbe il diritto di esistere a 30 mila imprese balneari italiane” (Corriere).

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