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GIORNALAIO 30.05.2012

Martedì, 29 Maggio 2012

Rubriche

TERREMOTO: PAURA A RIMINI, SCUOLE EVACUATE. AEROPORTO: I CREDITORI VANNO IN TRIBUNALE. L’AMARO FILM DELLE PROMESSE MANCATE PER LA FONDAZIONE FELLINI. PROJECT SEMPRE PIU’ VICINI ALL’ARCHIVIAZIONE. GAMBINI SUI SINDACI ‘SFASCIATI’ E MUCCIOLI SULLA VEGLIA DI PENTECOSTE


Terremoto in Emilia, la paura fa 90 anche a Rimini


Su tutti i quotidiani paginoni di cronaca e varia umanità sulla giornata di paura che ha coinvolto anche Rimini e in particolare le scuole, evacuate.
Il Resto del Carlino riporta il racconto di uno sfollato ospitato dal residence riminese Wally, il cui gestore su internet ha messo a disposizione delle persone colpite dal sisma 150 posti. «Fino a ieri mattina nessuna istituzione mi aveva contattato — spiega l’albergatore — Dopo le ripetute scosse di oggi (ieri, ndr) tante famiglie emiliane mi hanno chiamato. In poche ore avrò ricevuto oltre 50 telefonate: tutti mi hanno chiesto se la mia offerta era ancora valida e io ho confermato la disponibilità. Finché c’è posto io li accolgo volentieri. Per ora sono arrivate due famiglie: sono tutti terrorizzati, credo che abbiano visto la morte in faccia», a pagina 3.


La Voce di Romagna a pagina 7, invece, ne approfitta per fare il punto sull’edilizia antisismica a Rimini.
“La notizia buona è frutto della tragedia della guerra, dalla quale Rimini è uscita quasi completamente rasa al suolo. Quindi, spiega l’ingegner Manfroni, le nostre case sono piuttosto recenti, diciamo comprese nell’arco di sessanta anni circa. Rimini “non è nelle condizioni dell’Aquila. In quella città – spiega Marco Manfroni - le costruzioni erano di qualità pessima, fatte con pietre poco squadrate e un sistema murario antico e non efficiente, che ha risposto malissimo al sisma Aquila”. Tuttavia, ed è la notizia cattiva, la zona sismica, con i relativi obblighi costruttivi, è stata dichiarata solo nel 1983. Quindi gran parte della ricostruzione e del successivo sviluppo edilizio conseguente al boom economico degli anni Sessanta è avvenuto senza applicazione dei requisiti richiesti oggi per rendere le case più resistenti alle sollecitazioni dei movimenti tellurici”.


Fondazione Fellini: promesse mancate
Il Nuovo Quotidiano a pagina 11 parla di un film duro da digerire. “Finito malamente il primo tempo (con l’ex associazione disciolta per i troppi debiti e gli scarsi risultati), ora si aspetta (da quasi un anno) l’inizio del secondo. Un intervallo interminabile fatto di parole e promesse”. Paolo Fabbri teme “un ridimensionamento del progetto iniziale. «Che doveva essere di calibro internazionale – sottolinea – ma i segnali recenti non vanno in questa direzione. Da quando il Comune ha incamerato i beni dell’ex associazione, ha assunto un atteggiamento di chiusura. Dopo i tanti soldi spesi, si è deciso di integrare il patrimonio Fellini con quello della città. Non a caso il ‘Libro dei Sogni’ sarà collocato al museo. E per carità, giusto che sia così, ma resta da vedere se si tratta di un’idea compatibile con quella della Fondazione, il cui obiettivo era parlare molte lingue»”.


Aeroporto, i creditori battono cassa
Sempre Fellini, ma questa volta si parla di aeroporto. “La pazienza è finita. Le ditte Pesaresi e Cbr hanno depositato ieri al tribunale di Rimini, a firma dell’avvocato Fabio Mariani, un decreto ingiuntivo contro Aeradria. Le due aziende lamentano il mancato pagamento di un milione e 321mila euro. Somma richiesta per i lavori alla pista di atterraggio (realizzati insieme) nel luglio 2011”, Corriere Romagna a pagina 8.


Project, si avvicina il giorno del giudizio


In realtà il sindaco già tempo fa aveva espresso parere non pienamente convinto, adesso la giunta sta iniziando a prendere in esame la compatibilità dei progetti. “Il loro destino è legato alla definizione del Master plan sull'anello verde, progettazione che tanto sta a cuore al sindaco Gnassi, ma la cui filosofia mal si sposa con quanto hanno immaginato per il lungomare riminese gli architetti Norman Foster e Jean Nouvel”, il Nuovo Quotidiano a pagina 7.


Sindaci sfasciati, interviene Gambini


Avrei dato più credito ai nostri sindaci, se in Prefettura avessero presentato, assieme alle fasce, un elenco delle spese che si impegnano a tagliare in cambio di una più larga compartecipazione all’Imu”, dice l’ex parlamentare del Pd a La Voce a pagina 17.


Stefano Muccioli guarda la veglia di Pentecoste (sabato scorso in piazza Cavour) dalla finestra del Carlino, pagina 16.