Nei primi cinque mesi del 2025, Rimini segna un nuovo passo avanti sul fronte turistico, con un incremento dell’1,7% nei pernottamenti rispetto al già eccezionale 2024. Un dato che emerge con forza dalla rilevazione Istat e che acquista ulteriore significato se si considera il confronto con gli altri Comuni della costa riminese: Riccione cresce dell’1,1%, mentre Cattolica, Bellaria e Misano registrano rispettivamente cali del 2,7%, 6,9% e 11%. In media, l’intera provincia si attesta su un modesto +0,1%, segno di un equilibrio fragile ma in tenuta.
Il picco si registra a maggio, mese che regala a Rimini un risultato storico: per la prima volta vengono superati i 500mila pernottamenti, con 503.132 presenze contro le 466.012 del 2024. Un salto significativo che consolida un trend positivo avviato da anni, con confronti che parlano chiaro: 321.194 presenze a maggio 2023, 393.816 nel 2019, 415.845 nel 2018.
Primavera sempre più strategica
"Ho già detto pochi giorni fa che non ha senso né fare analisi mese per mese né tantomeno spacchettare numeri e considerazioni tra Comuni confinanti che condividono un lembo molto piccolo di territorio come la provincia di Rimini", afferma il sindaco. Il primo cittadino invita a leggere i dati in una logica di sistema, più che di concorrenza interna, e sottolinea che il quadro, anche a livello provinciale, "ci restituisce comunque un quadro progressivamente positivo dell’anno".
Uno dei fenomeni più interessanti, secondo l'amministrazione, riguarda la primavera, un tempo considerata stagione “morta” dal punto di vista turistico. "Si vede nettamente l’effetto traino di fiere, congressi, eventi sportivi, i numeri in crescita dell’aeroporto e in generale una destinazione che sempre più si sta orientando e organizzando verso una destagionalizzazione strutturata", osserva ancora il sindaco, sottolineando come a rendere possibile questo processo siano stati anche interventi di miglioramento urbano e dei servizi.
Turismo estero in crescita, nonostante tutto
Altro aspetto rilevante: la quota di turisti stranieri sul totale delle presenze. Rimini tocca il 30%, ben sopra la media provinciale del 25,8%. Seguono Cattolica con il 24,2%, Misano (21,2%), Bellaria (20,8%) e Riccione (19,3%). Il dato assume un peso ancora maggiore considerando il quasi totale azzeramento del turismo russo, conseguenza del conflitto in Ucraina.
La scommessa sulla destagionalizzazione e l’attrattività internazionale sembrerebbe dare i suoi frutti. E ora l’attesa si concentra sui dati di giugno, che, come anticipano gli operatori del settore, potrebbero confermare il buon andamento della stagione. "Anche i dati del giugno appena passato saranno incoraggianti. Vediamo", commenta il sindaco, lasciando intendere che l’estate potrebbe consolidare ulteriormente il buon avvio del 2025.