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Casa Madiba manca i fondi pnnr, dibattito in consiglio comunale

Venerdì, 25 Novembre 2022

(Rimini) Al catasto risultano essere un deposito, ma dal 2016 gli spazi di via Dario Campana in cui ha sede Casa Madiba hanno ospitato un mercatino degli agricoltori, una cucina pizzeria “sociale” dove hanno lavorato 20 persone con disagio, un punto di ascolto homeless a cui si sono rivolte dal 2019 oltre 300 persone, uno spazio di aggregazione che dal 2015 ha ospitato centinaia di eventi culturali raccogliendo migliaia di visitatori. A rilevare l’incongruenza in consiglio comnale l’altra sera è stata la consigliera comunale dell’opposizione ed ex vicesindaca Gloria Lisi. La questione non è solo formale, ma anche (e probabilmente soprattutto, economica).

“Sono luoghi che hanno rappresentato un’esperienza unica anche a livello regionale, studiata dai servizi socio sanitari che lavorano sulla marginalità adulta, dei luoghi in cui si sono svolte attività per il contrasto della povertà e per l’empowerment della comunità”, ha ricordato Lisi. “La destinazione a deposito non può ospitare le attività che potrebbero avere accesso a un eventuale cofinanziamento pubblico, eppure la struttura è rimasta aperta e accogliente, grazie all’autofinanziamento, anche durante la pandemia continuando a rispondere alle richieste di cittadini fragili, quando altri servizi hanno chiuso”. Per questo Lisi ha chiesto all’amministrazione di cambiare la destinazione d’uso  del pianterreno dell’immobile, che è di proprietà comunale, di destinare tutti gli immobili comunali presenti in via Campana e in via De Warthema ad attività a favore del superamento della marginalità. Soprattutto, Lisi ha chiesto al comune di usare i fondi del pnrr destinati alla lotta alla povertà per riqualificare l’area.

“Il pnnr è arrivato all’improvviso all’inizio di questa legislatura con quest’occasione importante per i senzatetto. Prevede un intervento da 900mila euro per creare un centro servizi e 90 mila euro in 3 anni di spesa corrente, più investimento housing first. Ci siamo subito messi al lavoro per prendere questi finanziamenti, avevamo tempi molto stretti. Si trattava di un’occasione importante ma di difficile collocazione sul nostro territorio, sullo stabile accanto a Casa Madiba. All’inizio avevamo valutato la possibilità di investire i 900 mila euro anche per mettere a posto Casa Madiba ma questo causava controindicazioni importanti, aumentava costi in maniera esorbitante mandandoci fuori budget e creava problematiche anche alle attività di Casa Madiba. Gli investimenti del pnrr sono molto specifici e danno indicazioni molto precise sulle attività che si pssono fare con quei soldi. per questo abbiamo preferito andare a individuare un immobile diverso e non andare a intralciare le attività di Casa Madiba e Rumori sinistri”. 

Detto questo l’amministrazione ha ribadito il suo apprezzamento e sostegno alle attività di Rumori sinistri. “Conosciamo le attività, ne riconosciamo il valore e il valore dei volontari che le portano avanti. L’amministrazione non ha in nessun modo intenzione di fermare le atività di Cas Madiba e Casa Don Gallo, anzi vogliamo che vadano avanti e crescano”, ha detto l’assessore Francesca Mattei. “Riteniamo opportuno avviare un confronto con chi gestisce la struttura per capire come adeguare gli spazi alle attività che si stanno proponendo affinchè possano funzionare al meglio. L’interlocuzione con Rumoi sinistri è stata avviata nell’utimo anno. Mattei chiude con una domanda diretta a Lisi, per dieci anni assessore al sociale: “Perché questa converisone urbanistica non era ancora stata fatta?”.