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Reddito di cittadinanza, Gianfreda: a Rimini occasione di formazione

Venerdì, 21 Gennaio 2022

(Rimini) Reddito di cittadinanza, a Rimini diventa un'ocasione di formazione. "Percepire il sussidio, non significa uscire all'improvviso da una situazione di miseria: serve perfezionare i percorsi di inserimento nel mercato lavorativo e, insieme a questi, quelli di supporto alla comunità. I lavori socialmente utili, ad esempio, rivestono un ruolo centrale nella concezione del Reddito di Cittadinanza e, non a caso, rientrano nel Patto di Inclusione sociale, un accordo tra i beneficiari e le istituzioni, in cui chi riceve il reddito si impegna e dà disponibilità a seguire o svolgere progetti utili alla collettività (PUC) nel proprio comune di residenza, per almeno 8 ore a settimana - aumentabili a 16 - in cambio del contributo", spiega l'assessore Kristian Gianfreda.

il Distretto di Rimini si è attivato per mettere in moto questo processo, "avvalendoci, attraverso una convenzione, della collaborazione con il centro Servizi di Volontariato. Un lavoro di squadra importante che, a livello nazionale, ci ha permesso di distinguerci per la numerosità di enti coinvolti, con un totale 53 progetti, di cui 34 con il terzo settore. Tuttavia, si deve fare ancora tanto per perfezionare l'iter: ad oggi, infatti, solo 20 PUC, su 128 possibili, sono stati effettivamente utilizzati, per diverse ragioni, a partire dal fatto che il reddito di cittadinanza rimane uno strumento estremamente complesso e burocratizzato, le cui potenzialità molte volte rimangono soffocate".

A causa della pandemia, inoltre, "molte associazioni sono state chiuse e, spesso, l'operato dei Servizi Sociali del Comune di Rimini si è dovuto misurare su operazioni di supporto emergenziale ai cittadini legate al Covid. Devo anche ravvisare, non di rado, una certa rigidità da parte dei percettori del RdC ad avviarsi a questa attività di volontariato non retribuita per la quale oggi è richiesto anche il green pass. Sono questioni da affrontare e risolvere senza meno. Ed è per questo che sono in corso incontri con il nuovo CSV per andare a formalizzare una nuova collaborazione con Volontaromagna al fine di poter gestire il coinvolgimento del Terzo settore, i corsi di formazione sulla sicurezza, l'attivazione di polizze civili e l'acquisto di materiale necessario al progetto, per dare vita a nuove iniziative e intercettare il maggior numero di persone, all'interno di un modello di welfare davvero proattivo e moderno".