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"Scandaloso": segretari, consiglieri e assessori del Pd su parole Melucci e Valentini

Mercoledì, 16 Giugno 2021

(Rimini) "Non abbiamo ancora capito per quale vittoria stiano festeggiando alcuni esponenti del Pd riminese". Inizia così il comunicato stampa firmato da consiglieri comunali, segretari di circolo e assessori del Pd di Rimini a seguito dell'esito della commissiona nazionale di garanzia del partito in merito ai ricorsi di Maurizio Melucci e Jessica Valentini, sulle primarie tra Emma Petitti e Jamil Sadegholvaad ma soprattutto sull'allargamento della platea dell'assemblea comunale del partito anche e proprio a consiglieri comunali, assesori e segretari di circolo. Melucci e Valenti, sottolineano i firmatari del comunicato stampa, sono "gli stessi esponenti che in passato peraltro hanno ricoperto o continuano a ricoprire nel presente incarichi politici e amministrativi ad ogni livello e che quindi a maggiore ragione dovrebbero spiegarci come l'esclusione dall'assemblea comunale di chi per statuto e regolamento ne ha diritto possa essere motivo di esultazione. È a questo che siamo arrivati?".

Firmatari del documento sono: Corrado Zucchi, Giulio Buccolieri, Roberto Perazzini, Enzo Fabbri, Marco Fabbri, Enrico Piccari, Milena Falcioni, Lucilla Frisoni, Mattia Morolli, Roberta Frisoni, Ilaria Nanni, Giulia Corazzi, Pironi Giovanni, Petrucci Matteo, Simone Bertozzi, Vincenzo Domenichelli, Paolo Morolli."Abbiamo tirato la carretta nei giorni belli e (soprattutto) in quelli brutti, in estate in inverno, nelle vittorie e nelle sconfitte. Ci siamo sempre stati, a parlare con i cittadini, ad ascoltare i problemi e cercare insieme le soluzioni, in sintonia con i nostri valori, che sono quelli di un partito che ha una grande e onorata storia di libertà e partecipazione", ricordano. "Adesso si vuole impedire di partecipare all'assemblea a chi in questi anni ha sempre avuto un ruolo centrale nell'amministrazione della città e nella comunità del Partito Democratico brandendo vergognosamente un guazzabuglio di presunte regole interpretate e piegate strumentalmente, per non dare a tutti noi la possibilità di dire la nostra su un argomento per il quale abbiamo il diritto di intervenire e sul quale vogliamo anche in futuro essere protagonisti. Forse si ha troppa paura di sentire la nostra opinione?".

Per i firmatari è "scandaloso che a volere tappare la bocca, a dare sostanza a un partito che si chiude a bunker nei propri interessi di corrente, siano anche donne e uomini che grazie anche al nostro lavoro e ai nostri voti adesso ricoprono incarichi di prestigio, usati per togliere spazio, diritti, voce a chi per statuto li ha. Questa non è una vittoria per il nostro partito, ma è la deriva più triste che si potesse prendere di fronte ai tanti elettori e simpatizzanti del centrosinistra di rimini e del Paese intero.
E mentre noi eravamo impegnati a confrontarci con il territorio, con i tanti militanti confusi da questa situazione di stallo confortandoli che il Partito con responsabilità avrebbe trovato la strada giusta per individuare il prossimo sindaco di Rimini c'era chi pensava solo a stilare ricorsi per la per far cadere tutto".

Il Sindaco, i consiglieri comunali, i segretari di circolo, gli assessori della giunta "sono parte di questa comunità, l'abbiamo costruita e mandata avanti in tutti questi anni e ora non sarà questa finta e inconsistente vittoria di chi evidentemente non ha capito la reale posta in gioco a fermarci. L'allargamento dell'assemblea comunale è legittimo, come ha detto la Commissione di Garanzia Nazionale senza fraintendimenti. Ripristineremo il legittimo diritto a partecipare della nostra classe dirigente tutta, già previsto poi anche dal nostro Regolamento Congressuale del 2017 che guarda caso nessuno cita. Insieme andremo avanti per chiudere questo triste capitolo pensando a vincere quello che realmente conta".