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Riccione, pronto il progetto per il nuovo porto

Mercoledì, 31 Marzo 2021

(Rimini) E' pronto il piano strategico per cambiare volto al Porto di Riccione: un progetto che nel suo insieme intende ripensare e rigenerare in profondità l'area portuale e tutto l'asse fluviale del Rio Melo, fino ai confini della città. "Per la città di Riccione, il progetto del Porto aprirà nuove possibilità di sviluppo a 360 gradi - ha detto il sindaco Renata Tosi -. Un turismo marittimo qualificato si unirà alla riscoperta di una vocazione, quella legata al mare e al balneare, che con forza oggi rivendichiamo come fattore culturale dell'identità della nostra comunità. Insomma il Porto non può essere solo quel luogo dove si ormeggiano le barche, ma deve essere la porta d'accesso sull'acqua alla città, deve essere integrata con essa tanto da portarle valore aggiunto. Il nostro progetto è pensato per far rifiorire tutta la zona, lungo il margine del fiume, creando la possibilità di una riqualificazione urbana, ecologica, con la creazione di nuove attrazioni per i cittadini e turisti". Un lavoro progettuale preceduto da una elaborata analisi dello stato di fatto del team di progettisti guidati dall'architetto, Massimo Franchini, frutto della visione strategica dell'amministrazione guidata dal sindaco con delega all'Urbanistica e dall'assessore ai Lavori Pubblici, Lea Ermeti. 

"Il progetto fattibile per gli interventi tecnici e innovativi e per l'area che deve andare a coprire - ha detto l'assessore ai Lavori Pubblici, Lea Ermeti -. Tra le novità che amo maggiormente c'è lo sguardo verso il mare. Con il nostro intervento praticamente viene liberata la visuale verso l'Adriatico dando alla zona un respiro ampio. Vorrei sottolineare che si tratta di una vera e propria rigenerazione urbana che mette il Rio Melo nelle condizioni di diventare il protagonista della città e di renderlo un elemento di fusione con il tessuto urbano circostante. Un progetto che dona ampio respiro a tutta l'area, che dona la possibilità di avere un rapporto diretto con l'acqua, intesa come asta fluviale nuovamente protagonista, fino ad arrivare al cuore della darsena che diventerà una nuova piazza e polo di attrazione per i nostri cittadini e per i nostri turisti. Gli interventi vertono tutti su aree al 90% pubbliche con un notevole risparmio sulle tempistiche e sulla fattibilità".