(Rimini) La guardia di finanza di Rimini ha denunciato un uomo, e sua moglie, per aver incassato la pensione della defunta suocera, fingendo il suo rientro nella terra natia, l’Argentina. La truffa del riminese ha inizio nel 2011 e termina nel 2016. In questo periodo l’uomo ha continuato ad incassare la pensione sociale e l’indennità di accompagnamento della suocera, di nazionalità argentina, e deceduta a inizio aprile del 2011, provincando un danno all’ Inps per 72 mila euro. L’uomo e sua moglie, figlia della defunta, sono stati denunciati per truffa aggravata ed indebita percezione di erogazioni pubbliche in danno dello Stato.
La condotta degli indagati è stata caratterizzata oltre che dal silenzio (omessa comunicazione all’Inps del decesso), inducendo in errore l’Inps che ha continuato ad erogare gli importi dei trattamenti pensionistici, anche da false dichiarazioni innanzi alle fiamme gialle per ben due volte, la prima nascondendo il decesso dell’anziana signora, la seconda indicando una data diversa del decesso, incorrendo in tal modo nel reato più grave di truffa aggravata.
L’Istituto nazionale di previdenza sociale ha quantificato l’ammontare delle somme indebitamente percepite e determinato gli indebiti per 72mila, attivando la procedura del recupero. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rimini ha disposto il sequestro per la somma complessi va di 72mila euro su due autovetture e sui saldi attivi dei conti correnti intestati o comunque riconducibili agli indagati.