(Rimini) Questa mattina una pattuglia della polizia municipale in servizio di pattugliamento del centro storico di Rimini ha fermato due persone di origine croata, una donna di età compresa tra i 50 e i 60 anni e un uomo di 72 anni, mentre erano intenti a danneggiare e asportare piccoli pezzi di basamento dell'Arco d'Augusto, formato da mattoncini rossi. In particolare i due, a quanto pare facenti parte di una comitiva turistica, martellavano con pietre il manufatto per frammentarlo, infilando poi i pezzi in due buste. Buste che, all'intervento della Polizia municipale, venivano gettate con il loro contenuto (9 frammenti pietrosi di piccole dimensioni in una e due più consistenti in un'altra) nei pressi del basamento e nel prato circostante l'area. I due venivano quindi fermati e portati al Comando della Polizia Municipale di Rimini dove gli venivano contestati i reati di tentativo di furto (articolo 624 del Codice penale) e di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale (articolo 733).
"Definire questa storia allucinante forse rende poco l'idea- è il commento dell'assessore alla Sicurezza del Comune di Rimini, Jamil Sadegholvaad-. Allucinante nelle modalità, in pieno giorno danneggiare un patrimonio storico e artistico dell'umanità; e paradossale anche il profilo dei responsabili del gesto, turisti con una età non indifferente alle spalle, e dunque difficile bollare questa cosa come 'una ragazzata'. A dimostrazione che il vandalismo e la stupidità hanno poco a che fare con la carta d'identità e molto invece con l'ignoranza, la mancanza di qualsiasi rispetto verso i luoghi e le persone, e una dose robusta di impunità e faccia tosta che ora speriamo la giustizia tramuti in una pena esemplare".