(Rimini) A seguito del recente “scempio”, ovvero delle scritte con vernice rossa (prontamente rimosse) sui banchi marmorei della vecchia pescheria a Rimini, l’associazione Zeinta di borg fa presente “l'intangibilità del principio di proprietà privata sia per quanto riguarda gli edifici e le abitazioni che per i pubblici esercizi e negozi: tolleranza zero nei confronti di chi infrange le regole e ci stiamo riferendo agli imbrattatori di muri, che deturpano coni loro scarabocchi facciate di palazzi, di chiese, monumenti storici, serrande di esercizi commerciali e quant’altro".
L’associazione “abbraccia e condivide” la causa di Confabitare, “l'associazione maggiormente rappresentativa della proprietà immobiliare”, che nei giorni scorsi a nome del presidente nazionale Alberto Zanni ha scritto al proposito al ministro Matteo Salvini chiedendo sanzioni severe.
Zeinta di Borg chiede quindi “una maggiore tutela per le attività e le abitazioni della città ad esempio le vie principali da via Garibaldi al Corso d'Augusto, ma anche la Circonvallazione, ma non solo e per i negozianti che ogni giorno devono fare i conti con nuovi 'imbrattamenti' che danneggiano oltre la loro attività anche la bellezza della nostra città”.