(Rimini) “Si tratta di un’operazione iniziata male e finita peggio”, questo il commento di Matteo Zoccarato, conigliere della Lega Nord che ieri sera ha dato battaglia “contro l’approvazione di un ulteriore balzello che graverà sulle spalle di tantissimi riminesi”.
Oltre a contestare la natura del canone, abrogato nel 2010, la Lega ha sottolineato “la totale frettolosità che ha caratterizzato l’iter per la reintroduzione e l’approvazione di questa tassa, partorita nel giro di un mese e rincorsa tra commissioni e consiglio per permetterne l’inserimento all’ordine del giorno della sessione del bilancio”. Per Zoccarato il modus operandi assunto per il varo del contestato provvedimento “è sintomo della totale inefficienza di questa Amministrazione anche sotto il profilo della gestione della spesa pubblica. Il dato che più ci preoccupa tuttavia è che questo è solo l’inizio; dai banchi della maggioranza è emerso durante la discussione che in un prossimo futuro non è da escludere un ritocco al rialzo del canone stesso”.
Infine il leghista scocca una frecciatina agli esponenti di Patto Civico che “ancora una volta hanno palesato il proprio ruolo: quello di parafulmine del Partito Democratico. Nel pallido tentativo di cercare di difendere questa nuova gabella natalizia, hanno dato dimostrazione di non conoscere neppure ì contenuti degli emendamenti che hanno condiviso e sottoscritto”.