(Coriano) Protesta la minoranza in consiglio comunale a Coriano a causa del nuovo compenso del presidente. Ieri sera la maggioranza ha modificato lo statuto. “Tali modifiche - spiegano dal Comune - si sono rese necessarie al fine di dare ordine allo svolgimento delle sedute, troppo spesso poco rispettose delle procedure, dato che, il doppio ruolo del sindaco e presidente del consiglio, ha dato adito a strumentalizzazioni da parte della minoranza, confondendo tali ruoli”.
In pratica, la capogruppo del Movimento 5Stelle, Mariarosaria Apicella, ha accusato il sindaco di “prevaricare i consiglieri”. Ma per il sindaco di Coriano, Domenica Spinelli, tali consiglieri sono “dimentichi o inconsapevoli dei compiti specifici del presidente del consiglio”.
La figura del presidente del consiglio non è obbligatoria per i comuni sotto i 15mila abitanti, ma per l’amministrazione “è perfettamente legittima e spesso utilizzata, solo nella nostra provincia ci sono già i comuni di Misano Adriatico, Novafeltria, Morciano di Romagna ed addirittura San Clemente che conta 5577 abitanti”.
Coriano “è un grande comune e noi lo pensiamo in grande”, spiega Spinelli. “È un comune di 10.500 abitanti ma con le problematiche di un comune di 50mila. Ben venga il presidente del consiglio e un assessore in più, previsto per legge, per garantire presenza sul territorio, attenzione e impegno che Coriano merita”.
Coriano “con Progetto Comune non sarà mai periferia di nessun comune”, aggiunge il sindaco che corre a spiegare la questione del compenso. “E’ previsto dal decreto ministeriale 119/2000, il quale lo stima nel 10% di quello spettante al sindaco del Comune, e quindi i costi totali annui a carico dell'ente si attestano a 3.800 euro, non certo un compenso scandaloso, ma semplicemente simbolicamente rispettoso e di valorizzazione per chi si accinge a ricoprire questo delicato incarico, che come si può evincere dal regolamento stesso, non si limita alla sola serata del consiglio comunale”.