(Rimini) In 150 hanno partecipato l’altra sera all’incontro promosso alla Grottarossa sulle microaree nomadi. “E’ emersa la volontà - spiega uno degli organizzatori, Gabriele Baldarelli - di definire un portavoce della Grotta Rossa preposto a relazionarsi con il resto dei comitati di quartiere interessati alle microaree.
Moltissimi presenti hanno lasciato i loro contatti, per avere informazioni in merito a successive iniziative che i vari quartieri intraprenderanno assieme, contro il progetto della giunta di dislocare i nomadi in micro aree sparse in tutta il territorio comunale”.
Nel corso della serata, sono intervenuti come ospiti il consigliere comunale della Lega Nord Matteo Zoccarato ed esponenti di Forza Italia, “mentre sono stati completamente assenti i rappresentante della Giunta, anche se, seppur in modo informale, almeno un paio di loro erano stati informati ed invitati”.
Pertanto “c’è stato contradditorio limitato, ma in ogni modo anche chi ha espresso idee differenti dalla maggioranza dei partecipanti, ha avuto pieno spazio per esprimere i propri concetti. Ovviamente la presenza di rappresentanti della Giunta Comunale sarebbe stata utile al fine di ottenere un contradditorio ed un dibattito più ampio”. Erano presenti anche abitanti e portavoce di altri quartieri che “hanno espresso la loro opinione e si sono accavallati diversi interventi in un clima sostanzialmente sereno, anche se, dato l’argomento, a volte un poco accalorato. Gli abitanti della Grotta Rossa presenti nonché tutti gli ospiti hanno convenuto su un punto importante, e cioè che nessuno è contro qualcuno o contro categorie di persone in particolare, nella fattispecie i nomadi, ma che la rabbia dei cittadini nasce per un progetto nato male e sbagliato sotto tantissimi aspetti, a partire dal fatto di inserire i nomadi in microaree che hanno costi elevatissimi per la comunità e che comunque non permetterebbero assolutamente integrazione delle persone ma altresì creerebbero soltanto ulteriori ghetti”.