(Rimini) Nel 2017 la bolletta dell’acqua delle famiglie riminesi aumenterà dall’8 per cento, due punti e mezzo sopra l’aumento medio previsto in Regione, pari al 5,5 per cento. La motivazione è semplice, è legato all’elevata previsione di investimenti nel quadriennio 2016-2019 per l’attuazione del piano di salvaguradia della balneazione, ovvero ai cantieri per l’eliminazione degli sversmenti delle fogne a mare.
La Lega Nord ha presentato sulla questione un’interrogazione regionaleper sapere quale giudizio esprima “sul fatto che un bene essenziale come l’acqua subisca dei rincari in un momento nel quale non vi è stata una chiara e netta ripresa economica che abbia fatto superare le difficoltà della crisi corrente”, spiega il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli.
“Una decisione a nostro avviso inopportuna e scorretta – accusa Pompignoli che poi punta il dito contro - l’atteggiamento poco trasparente di Atersir che prima delibera gli aumenti e, in seguito alle polemiche, convoca il Comitato Utenti per discutere di decisioni già prese”.
A non convincere il consigliere della Lega Nord Romagna è anche la motivazione avanzata dalla multiutility regionale che “a giochi fatti, parla di aumenti tariffari, di fatto inediti e unilaterali, per consentire futuri investimenti da parte dei gestori. Un atto assolutamente irresponsabile che pesca nelle tasche dei cittadini”, attacca Pompignoli che chiede alla Giunta regionale, “di fare chiarezza ed intervenire a tutela dei consumatori”.