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"Al centrodestra di Rimini manca una visione"

Mercoledì, 08 Giugno 2016

“Senza nulla togliere al buon successo di Gnassi, nonostante le evidenti difficoltà della sua stessa ricandidatura, la sua è stata una vittoria annunciata”. Lo dice Natale Arcuri, protagonista della politica di Riccione, che ne mesi scorsi si era affacciato a Rimini con il progetto di creare un’alternativa a Gnassi. Progetto Rimini, che aveva puntato tutto sulla candidatura di Linda Gemmani (non disponibile) ha pertanto chiuso i battenti.

Arcuri resta comunque un acuto osservatore di cose politiche. “Troppe e tali erano le condizioni di vantaggio - spiega - che solo l’ipotesi di un improbabile ballottaggio avrebbe rappresentato per Gnassi una mezza sconfitta. In fondo ai riminesi non è stato permesso di scegliere. Le alternative a Gnassi erano deboli e assai confuse, arrivate alla vigilia della scadenza dei comizi elettorali in condizioni assai precarie e alquanto contraddittorie. Lo dimostrano chiaramente le polemiche del dopo voto”.

“A questo si aggiunge il fatto - prosegue Arcuri - che larga parte di quell’area di rappresentanza sociale, quella in cui afferisce in particolare il mondo dell’imprenditoria e della attività economiche riminese, è stata lasciata senza punti di riferimento. E qui ha avuto gioco facile la proposta di aggregazione di Sergio Pizzolante, per nulla originale, che è riuscito a dare loro un sponda su cui attraccare. Uno spazio lasciato colpevolmente libero, dal centro destra, che è stato semplice occupare. Magistrale poi il suo astuto traghettamento verso il porto sicuro di questa vittoria che era da subito sembrata a tutti scontata.

In fondo se si può dire, Gnassi ha vinto per l’inconsistenza dei suoi avversari”.

Cosa succederà adesso con la lista Pizzolante che è determinante?

“Occorrerà adesso che questa sua vittoria diventi una vittoria vera. Avrà molto da lavorare su questo. La sua coalizione è certamente forte. Ma porta con sé il rischio costante di tutte le coalizioni in cui le parti sono tutte tra loro determinanti.

Per questo Gnassi ha bisogno che si alleni ad un continuo confronto, ad un serrato dialogo, ad una aperta condivisione, e perché no, anche a qualche compromesso. Il politico in questo c’è, qualcuno teme che non ci sia l’uomo. Vedremo”. 

E chi punta ad un ricambio nella guida politica della città cosa deve fare?

“Penso che il centrodestra riminese, così come tutta l’area del protagonismo civico, debba ripensare la sua presenza e cercare forme di aggregazione nuove basate sui contenuti. Non basta l’opposizione rigida annunciata da Camporesi. Nel fare opposizione si devono maturare contenuti che rendano credibile una proposta alternativa. In fondo ciò che è mancato al centrodestra è una visione. Su questa dovrebbe puntare per costruire una possibile alternativa”.

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