Chi ce l'ha più lungo? La sfida festaiola di Riccione a Gnassi

Lunedì, 16 Novembre 2015

1bChi ce l'ha più lungo? La sfida festaiola di Riccione a Gnassi

 

Chissà, forse un giorno sarà necessario chiamare i volenterosi funzionari del Guinness dei primati per stabilire chi ce l’ha più lungo. Il capodanno, si intende. Fino all’anno scorso, il primato era assegnato per autoproclamazione: il capodanno più lungo del mondo ce l’aveva Rimini e nessuno poteva metterlo in discussione. Se per caso in Papua Guinea o in un isola del più remoto arcipelago indonesiano fosse durato anche un’ora in più, chi mai avrebbe potuto contestarlo? D’accordo che viviamo nel villaggio globale, ma alcuni particolari sfuggono anche alla Rete.

 

Adesso però non è più così. Dimentichiamoci il villaggio globale, la concorrenza su chi ce l’ha più lungo è arrivata sotto casa. Al di là del Marano hanno avuto un sussulto di orgoglio cittadino e al mese di eventi promosso da Gnassi rispondono con ben due mesi di feste, luminarie e cotillons. A Riccione il sindaco Tosi ha voluto che il Christmas Village durasse dal 21 novembre al 24 gennaio. Dentro c’è tutto: dalle luminarie alla festa di capodanno, da Babbo Natale al programma della stagione teatrale. E, perfidi come serpenti, ci aggiungono anche la ruota panoramica: proprio quando quella di Rimini è stata smontata per un po’ di restyling.

 

Ogni cosa che succede a Riccione nei due mesi che comprendono Natale e Capodanno (fosse stata pensata vent’anni fa) va sotto il segno del Christmas Village. Gnassi ha aperto una strada, quella di fare marketing mettendo a sistema l’esistente e a Riccione hanno deciso di copiarlo, alzando l’asticella e mettendoci del loro. Si sono addirittura inventati la Settimana Bianca in riva al mare e la pre-festa di capodanno: il 30 dicembre stappano le bottiglie e sparano i botti. Bisogna capirli i riccionesi: a quelli di Rimini, che gli rifilano il “pacco” del Trc, rispondono attaccando dove sperano di fare più male.

 

Immaginiamo che il Guinness dei primati accerti senza ombra di dubbio che ce l’ha più lungo Riccione: sarebbe una tragedia. Tutta una carriera costruita su dj set e sardoncino naufragherebbe rovinosamente sotto i colpi degli usurpatori di Riccione. Hai voglia a inventarsi i dialoghi fra la Rocca e il Teatro, hai voglia a far credere che presto faremo la concorrenza all’Arena di Verona, hai voglia ad estendere la Notte Rosa anche su Marte, nel principato di Andorra e nelle Isole Figi: il primato festaiolo che da Rimini passa a Riccione sarebbe un colpo che nemmeno trenta rinvii a giudizio sul caso Aeradria farebbero tanto male.

 

Tutti sperano che l’escalation non vada oltre i limiti del buon senso e del buon gusto. Non solo perché monsignor Lambiasi potrebbe uscire davvero dai gangheri e sostenere che votando Gnassi si fa peccato, ma perché non saremmo in grado di sopportare. Ve l’immaginate se Gnassi, pur di far schiattare i riccionesi, decidesse di collegare il capodanno, quello vero, al capodanno dell’estate, cioè la Notte Rosa? Resterebbero liberi giusto i mesi di agosto e settembre, da riempire con la Molo Street Parade più lunga del mondo, da Torre Pedrera fino al Talassoterapico, con musica a tutto volume da assordare anche quei fighetti che sorseggiano aperitivi in viale Ceccarini. I tendoni di Al Mèni diventerebbero centinaia, innalzati in ogni spazio libero e aperti tutto l’anno. E poi feste per le fogne, per l’anello verde, per l’anello rosso, per il cinema Fulgor, per ogni manifestazione di interesse sul Parco del mare arrivata in Comune. Anche il voto compatto del Pd su una delibera della giunta farebbe scatenare un dj set & sardoncino in piazza Cavour.

 

Nooo, di fronte a tale possibile escalation, c’è da chiedere subito un patto di non proliferazione festaiola. Aprite le trattative, vogliamo vivere in pace!

gnassisardoncino