GIORNALAIO 31.05.2012

Mercoledì, 30 Maggio 2012

Rubriche

TERREMOTO: PAURA DEI GENITORI PER LE CREPE IN UNA SCUOLA E PAURA ANCHE DEI TURISTI DEL NORD CHE DISDICONO LE PRENOTAZIONI. TURISMO, IN SPIAGGIA LE FACCE DELL’OVEST SOSTITUITE DA QUELLE DELL’EST EUROPA: TUTTA COLPA DEI COMUNISTI DI BOLOGNA. FONDAZIONE FELLINI, LA RISPOSTA DI PULINI. GLI YACHT DI DACCO’, FERRETTI: “MAI VISTO FORMIGONI”. ALCUNI POLITICI CATTOLICI E L’INIZIATIVA RIMINESE PER IL PAESE


Terremoto


Disdetta di prenotazioni per la prima metà di giugno. Sia dall’Italia, sia dall’estero. E qualche (poche in verità) partenza anticipata di vacanzieri già presenti. E’ la psicosi del terremoto” e per affrontarla è già pronto un piano straordinario nazionale per la promozione turistica. “«L’obiettivo — spiega l’assessore regionale Maurizio Melucci, reduce da Roma — è semplicemente quello di dire le cose come stanno, cioè che la Riviera è sicura e tranquilla, lontana dal sisma». «Il problema c’è tutto — continua Melucci — e va gestito al meglio. Notizie dell’ultima ora ci dicono che dalla Germania piovono disdette addirittura su Venezia»”, il Resto del Carlino a pagina 6.


Crepe in una scuola a Rimini. “Inquietudine c’è in particolare al Liceo di Scienze Umane / Economico - Sociali di Rimini, che ha sede in via Farini: qui infatti il sisma ha prodotto alcune crepe nella pavimentazione del piano terra. «Nulla di preoccupante. Ieri i tecnici della Provincia sono venuti a controllare e ci hanno detto che l’edificio è assolutamente sicuro»: dicono dalla scuola. «Ma noi genitori siamo preoccupati lo stesso, anzi abbiamo proprio paura»”, Nuovo Quotidiano a pagina 9.


Intanto arrivano i primi sfollati. “Rimini presente nei luoghi del terremoto e già terra di rifugio per chi ha bisogno. Continua l’impegno della Romagna a favore delle popolazioni terremotate dell’Emilia, in particolare per i più fragili. Sono arrivati ieri i primi venti anziani sfollati del modenese, che saranno accolti nelle strutture della Provincia che hanno messo a disposizione in totale 35 posti”, La Voce di Romagna a pagina 13.


Turismo e aeroporto


Schermaglie ieri al primo piano del Fellini durante la presentazione dell’analisi di Mario Pari sul turismo in riviera. Le racconta Paolo Facciotto a pagina 11 della Voce.


Da una parte Giorgio Franchini. “«Purtroppo la Romagna soffre di un deficit di autonomia politica in ogni campo, dai trasporti all’università, dalla sanità ai servizi. Noi subiamo un vero colonialismo da parte dei bolognesi». Esempi: «la nostra università è funzionale alla casa- madre di Bologna, non al nostro territorio»; «sul sistema aeroportuale l’Emilia ha fatto vedere di saper fare i propri affari, mentre l’aeroporto di Rimini dovrebbe essere l’aeroporto della Regione Romagna…»”.


Dall’altra Zeno Zaffagnini. “Così è guerra totale, ma le guerre portano morti e feriti…”.


La replica? “Nessuna guerra, ma, cari compagni, la cinghia di trasmissione che ci teneva legati al carro di Bologna sta venendo meno”, “nel mondo Pci-Pds-Ds cominciano a esserci voci diverse…”.


Il libro di Pari, per cambiare discorso, è “un corposo saggio (edito da Raffaelli) sui movimenti turistici dal 1970 ad oggi, includendo dati poco conosciuti, elaborati incrociando quelli dell’aeroporto, dell’Istat e della statistica turistica”, Corriere Romagna a pagina 10, da cui emerge “un quadro difficile”. “Esso deve ripartire da un mutamento strutturale che fra il 1971 e il 1992 aveva saputo valorizzare l’afflusso di turisti stranieri provenienti da 13 Paesi dell’Europa Occidentale (Germania in testa) e dalla caduta del Muro di Berlino in poi, a quote crescenti, pur nella costante diminuzione delle quote internazionali del nostro turismo, ha visto la sostituzione della componente dell’est europeo, l’altra Europa, la Russia che, dopo Roma e provincia, continua ad avere sul territorio riminese il secondo luogo di approdo su scala nazionale”. Ma i russi non colmano il vuoto.


Fondazione Fellini


Tocca all’assessore Massimo Pulini reprimere i dubbi di Paolo Fabbri sul destino dell’opera. “Se i tempi sono più lunghi del previsto di certo non è colpa del Comune, che al contrario, proprio in questo momento, sta prendendo importanti decisioni, relative ad esempio al museo virtuale e alla collocazione del ‘Libro dei sogni’ nel museo della città. Non mi sembra che questi progetti contrastino con quello originario di dar vita alla nuova Fondazione Fellini”, dice al Nuovo Quotidiano a pagina 11.


A proposito di smartcity


Arriverà la app turistica di Rimini. “Una “app” per gli smartphone e per iPhone, un canale web dedicato ai bambini e alle famiglie e un “mini-sito” interamente in russo per strizzare l’occhio a quello che è senz’ombra di dubbio il nuovo mercato di riferimento. Sono alcuni dei nuovi progetti inseriti nel piano di comunicazione turistica per il 2012, per cui il Comune nel complesso spenderà oltre 67mila euro”, La Voce a pagina 15.


Crisi dei partiti


L’iniziativa dei cattolici. “Tra loro si chiamano «amici» - che suona vagamente democristiano - ma hanno storie e ‘case’ diverse. Fuori i nomi. Marco Lombardi (Pdl), Mauro Ioli (Pd), Maurizio Nanni (Udc). Pesi massimi, gente che nei rispettivi «recinti» conta ancora”. “Resta il tentativo di trovare una via d’uscita al crollo del Pdl, ai mal-di-pancia nel Pd, allo stallo in cui si è ritrovato il partito di Casini. La soluzione si chiama «Iniziativa riminese per il Paese»”. “L’obiettivo è ovviamente il blocco moderato, in perenne attesa del messia, a Roma come a Rimini”, Carlo Andrea Barnabé sul Carlino a pagina 9.


Daccò e gli yatch


“«Mai visto Formigoni nei cantieri Ferretti, ma Daccò ha acquistato tante barche da noi». Sono le parole di Norberto Ferretti, patròn e presidente dell’omonima holding, l’illustre marchio di fabbrica di alcuni yacht messi a disposizione del governatore lombardo Roberto Formigoni dal faccendiere Pierangelo Daccò,”, Corriere a pagina 5.


Vigilanza privata


Il prefetto chiude tre istituti. “E’ solo l’ultimo effetto della serie di controlli che ha messo in atto la polizia amministrativa della Questura da un anno a questa parte. Da quando infatti è entrata in vigore la nuova normativa nel 2010, ora gli istituti di vigilanza, le agenzie investigative e quelle per i servizi di controllo (cioè i buttafuori) devono sottostare ad una serie di direttive piuttosto rigide” , il Carlino a pagina 8.


A pagina 24 sul Corriere 30 anni di Bellaria Film Festival.