09_05_2012 | TRC, IL CONSIGLIO BOCCIA TUTTE LE PROPOSTE DI M5S PER FERMARE I LAVORI. CAMPORESI: “POSSIBILE NEGOZIARE CON IL CIPE”

Mercoledì, 09 Maggio 2012

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TRC, IL CONSIGLIO BOCCIA TUTTE LE PROPOSTE DI M5S PER FERMARE I LAVORI. CAMPORESI: “POSSIBILE NEGOZIARE CON IL CIPE”


Sono tante le cose che ancora non si sanno o non si vogliono sapere sul Trc. Ieri in Consiglio comunale sono 4 le proposte presentate dai consiglieri del Movimento 5 stelle, due da Luigi Camporesi e due da Carla Franchi, tutte bocciate al voto.
“Con la prima proposta – spiega Camporesi – chiedevo di sospendere i lavori al Trc e attivare tutte le possibili procedure per favorire la ridesti nazione dei fondi Cipe ad altre opere di miglioramento urbano”.


Camporesi ha citato diverse vicende simili a quella del trasporto rapido di costa, “come quando il ministro Matteoli entrando sulla questione ha chiesto di tornare dal Cipe a ridiscutere il nuovo più costoso progetto anche perché, disse il ministro, di fronte a situazioni molto intricate, quando c’è la volontà politica, è possibile raggiungere una soluzione”.
Situazione intricata, dunque, ma che potrebbe risolversi rimboccandosi le mani e intraprendendo un “lavoro possibile di negoziazione” con il Cipe. “Tra l’altro – aggiunge Camporesi – nessuno sa ancora (noi lo abbiamo chiesto) a quali e quante penali rispetto all’impresa assegnataria si andrebbe incontro se si decidesse di sospendere i lavori”.


La seconda delibera presentata da Camporesi (e bocciata dal Consiglio) è “la copia esatta di quella che è passata a Riccione votata dalla maggioranza di Sinistra”. I grillini, in sostanza, hanno provato a chiedere al Comune di Rimini di darsi un limite definitivo rispetto agli oneri di sua competenza nella realizzazione dell’opera, “di fissare un costo per il Trc che non superi 92,5 milioni, quelli del penultimo progetto. Abbiamo anche avanzato la possibilità per l’amministrazione di emendare la delibera e fissare la cifra a 103, ma non è stata presa in considerazione”.
Ed è qui, secondo Camporesi, l’inghippo.
“Abbiamo proposto all’amministrazione di prendere in considerazione anche la possibilità di deliberare come limite ultimo della sua partecipazione al Trc quello pari alla cifra prospettata per l’ultimo progetto presentato. Questo per verificare se si è effettivamente sicuri che i 103 milioni siano quelli e non di più. Così non deve essere visto che non hanno votato a favore. Del resto anche secondo Ermete Dalprato (Agenzia mobilità) la cifra effettiva per arrivare alla realizzazione dell’opera è vicina ai 200milioni”.