Rimini | Sicurezza, in Prefettura firma del protocollo 'Mille occhi per la città'
Prefettura di Rimini, Provincia di Rimini, Comune di Rimini, Camera di commercio industria e artigianato, Confcommercio, Confesercenti, Federfarma della provincia di Rimini, Confartigianato, Cna, Legacooperative e Confcooperative hanno sottoscritto, questo pomeriggio, il “Protocollo di intesa per lo sviluppo delle attività di collaborazione e per l’attuazione delle intese intervenute con il Ministero dell’Interno in materia di sicurezza e videosorveglianza, video allarme antirapina”, immediatamente in vigore e con validità triennale.
"Trova così pieno compimento - spiegano dalla Prefettura - l’articolato “progetto sicurezza Rimini”, i cui obiettivi iniziali, tutti vigenti e in costante attuazione, vedevano la sottoscrizione del Protocollo “Mille occhi sulla città”, delle linee guida in materia di prevenzione di abuso di alcool e di droghe da parte dei giovani in collaborazione con i responsabili dei locali da ballo, l’intensificazione dell’attività di prevenzione ai fini dell’incidentalità stradale, le azioni mirate per il contrasto all’abusivismo commerciale e il rafforzamento del piano di controllo del territorio, anche ai fini della riduzione del fenomeno della prostituzione".
L'obiettivo del Protocollo "è quello di mirare ad incentivare l’installazione, presso i vari esercizi, di impianti che consentano di interagire direttamente con le sale operative della locale Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri o anche tramite “centri di controllo” gestiti da Istituti di vigilanza privata, conformemente ai principi predisposti dal Garante per la protezione dei dati personali in materia di videosorveglianza".
Come funziona. "In caso di concreta possibilità di rapina l’esercente potrà attivare l’allarme per inviare le immagini, in tempo reale, alle postazioni delle sale e delle centrali operative della Polizia di Stato e del Comando dell’Arma dei Carabinieri per gli interventi di competenza. La trasmissione delle immagini potrà avvenire anche utilizzando le connessioni di rete del “centro di controllo” gestito da un Istituto di vigilanza privato che però, nel rispetto delle prescrizioni del Garante, non saranno visualizzate dall’Istituto “tramite” e saranno invece custodite dall’esercente interessato".
I costi. "Sul fronte dell’impegno finanziario a carico dei singoli soggetti, la Camera di commercio ha assicurato l’impegno a valutare, fin dalla prossima riunione di Giunta, forme di sostegno agli esercenti e alle aziende".
I supervisori. "La Prefettura, d’intesa con i firmatari del Protocollo, effettuerà le attività di monitoraggio del sistema, al fine di verificare la percentuale degli esercenti aderenti, l’andamento della delittuosità nei confronti delle suddette categorie, l’efficacia e l’efficienza del sistema ai fini delle iniziative da assumere in sede territoriale, rappresentando al Dipartimento della Pubblica Sicurezza le problematiche o le proposte suscettibili di intervento a livello centrale o di valenza nazionale".