04_05_2012 | AEROPORTI, MANCATA FUSIONE. I SINDACATI CHIEDONO INCONTRO CON AERADRIA PER “APPROFONDIRE SUL PIANO INDUSTRIALE. SAB MIOPE”

Venerdì, 04 Maggio 2012

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AEROPORTI, MANCATA FUSIONE. I SINDACATI CHIEDONO INCONTRO CON AERADRIA PER “APPROFONDIRE SUL PIANO INDUSTRIALE. SAB MIOPE”


Una “decisione grave” per i sindacati quella di Sab “di non condividere l’ipotesi di fusione dell’aeroporto bolognese con gli scali di Forlì e di Rimini”. “E’ la dimostrazione – dicono in coro Cgil, Cisl e Uil - di una mancanza di visione d’insieme delle prospettive economiche del territorio regionale”.
Secondo i sindacati la decisione di Sab è preoccupante perché “senza l’integrazione è più difficile prefigurare una strategia di crescita, utile a garantire la tenuta dei livelli di occupazione (il numero di lavoratori coinvolti da queste scelte nei tre siti aeroportuali è di 1.400 tra diretti ed indiretti); viene meno uno strumento di sostegno alla strategia di crescita ed internazionalizzazione della economia regionale”.


Cgil, Cisl e Uil chiedono “un incontro urgente, con la proprietà di Aeradria e con la stessa società, per valutare se la scelta di mancata integrazione è definitiva e quali strategie mettere in pratica in questo nuovo scenario. In questo contesto riteniamo sia utile svolgere un approfondimento sul piano industriale di Aeradria per verificare i tempi del raggiungimento dell’equilibrio di bilancio, anche a fronte dei forti investimenti che necessitano per lo scalo riminese”.


E’ necessario programmare ad ampio raggio “tenendo conto che l’ottica di sistema deve o dovrebbe riguardare anche altri versanti strategici ed economici a partire dalle possibili integrazioni intermodali aeroporti, ferrovie, trasporto pubblico locale in una logica di sistema finora inesplorata”. Torna, in definitiva, il tema della pianificazione integrata tra regione e territori “che dovrebbe comprendere il sistema fieristico e dei palacongressi, le funzioni sociali (le aree vaste di sanità e trasporti, il welfare), le politiche ambientali (il ciclo dei rifiuti, dell’acqua e dell’energia con i relativi affidamenti e l’Ato regionale)”.